Bastia

Schiacciato dalla motofalciatrice Sessantenne muore nel suo campo

Bastiolo perde la vita a Collemancio di Cannara. Infarto possibile causa dell’infortunio

CANNARA E’ un uomo di 60 anni l’ultima vittima di un incidente sul lavoro e nello specifico nel settore agricolo. L’uomo è infatti un agricoltore originario della zona del bastiolo che – per cause ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine – è stato travolto dalla motofalciatrice in località vocabolo Pilercio a Collemancio di Cannara. Secondo le prime informazioni, alla base dell’incidente potrebbe anche esserci un infarto: il mezzo è stato infatti ritrovato in folle, segno che l’uomo potrebbe aver frenato sentendosi male venendo poi purtroppo travolto dal mezzo. Un incidente fatale, dunque, quello avvenuto nelle campagne cannaresi, che ha reso vano l’arrivo dei soccorritori del 118: due le ambulanze sul posto, ma i soccorsi sono stati inutili. Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche i vigili del fuoco del distaccamento di Assisi, che hanno proceduto alle operazioni di taglio del mezzo e rimozione dello stesso, e i carabinieri della stazione di Cannara – dipendenti dalla compagnia di Assisi diretta dal maggiore Marco Vetrulli – che ora stanno indagando per capire l’esatta dinamica dell’incidente. L’uomo aveva probabilmente approfittato della bella giornata per sistemare il suo appezzamento di terreno, ma qualcosa è andato storto. L’allarme è scattato intorno alle tredici, quando sono stati chiamati i soccorsi e le forze dell’ordine. Purtroppo, nonostante la celerità, per il sessantenne non c’è stato nulla da fare. I dati diffusi da Inail a livello nazionale dicono che gli infortuni sono (leggermente) in calo: tra gennaio e luglio 2018, sono stati registrati 379.206 casi d’infortunio (-0,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, 587 dei quali con esito mortale (-0,7%). Dai dati Inail relativi ai primi otto mesi dell’anno, in agricoltura sarebbero in calo sia gli infortuni che gli incidenti mortali rispetto allo stesso periodo del 2017: nello specifico, a livello nazionale, gli infortuni sarebbero passati da 22.292 nei primi otto mesi del 2017 a 21.651 nello stesso periodo 2018, 641 casi in meno, con un calo pari al 2,9 per cento. Gli incidenti mortali, invece, sono passati ‘solamente’ da 88 a 86; calcolatrice alla mano: tragicamente, un morto ogni tre giorni. E l’Umbria non fa eccezione, con il triste primato del mese di luglio, quando nel giro di pochi giorni – un uomo di 59 anni a Capitone di Narni, un operaio a San Feliciano di Magione e un altro uomo in località Marana al confine tra Umbertide la frazione perugina di Maestrello – erano morte tre persone per incidenti analoghi. A settembre l’ultimo caso: un uomo stava effettuando dei lavori di ingrassaggio a un trattore all’interno del rimessaggio, in località Ransola di Lippiano, nel Comune di Monte Santa Maria Tiberina, quando è rimasto schiacciato dal mezzo. Anche in questo caso i soccorsi sono stati inutili.

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