Bastia

Scatta la lotta ai falsi invalidi «Occorrono risposte certe» Claudia Travicelli (Pdl) passa in rassegna i disservizi

ASSISI TANTE PERSONE SI TROVANO IN DIFFICOLTA’  BEN VENGA la lotta ai falsi invalidi, ma che non diventi l’occasioni per creare ulteriori disagi a chi si trova in situazione di difficoltà. E’ quanto chiede Claudia Travicelli, consigliere del Pd, visti gli effetti che sta provocando il decreto 78 del 2009: finalizzata alla repressione del fenomeno di coloro che accampano invalidità non veritiere, sta penalizzando centinaia di persone malate e non autosufficienti, soprattutto anziani e pazienti oncologici, a causa dei lunghi tempi di attesa per il riconoscimento da parte dell’Inps di diritti quali assegni di accompagnamento, invalidità civile, legge 104. «Tante persone e tante famiglie si sono rivolte a me, nei giorni scorsi, per raccontare gravi situazioni di disagio e mi sento in dovere di cercare risposte adeguate ai loro bisogni — dice Travicelli —. Non è giusto aggravare contesti già difficili ed è profondamente ingiusto negare un sostegno a chi veramente ne ha bisogno. Con le nuove disposizioni una richiesta di riconoscimento può essere valutata fino a tre volte, con un’insostenibile lievitazione dei costi e un disagio crescente che pesa sulle spalle di soggetti deboli».  La Travicelli sottolinea come da Assisi e paesi limitrofi i cittadini portatori di handicap o malati debbano recarsi prima a Bastia, poi a Perugia (in quanto il medico Inps da mesi non partecipa alle commissioni della Asl) e spesso la pratica finisce addirittura a Roma. La conseguenza è che per mesi le pratiche rimangono bloccate negli uffici degli Istituti.
«Sarebbe, invece, importante che si diano risposte certe e in tempi brevi — aggiunge Travicelli —. Mi riferisco anche ai malati oncologici per i quali la legge prevede che siano chiamati a visita entro 15 giorni dalla richiesta, e che sia rilasciato loro il verbale provvisorio utile per aver accesso ai benefici economici e alla legge 104. Ferma restando la giustezza di ogni provvedimento volto a cancellare soprusi e frodi, chiedo che la crisi e la necessità di ridurre i costi non ricadano, ancora una volta, sulle spalle delle fasce più deboli della popolazione. Faccio, perciò, un appello alle istituzioni, a partire dalle amministrazioni comunali che hanno delegato all’Inps queste funzioni, di intervenire affinché si metta fine a queste farraginosità burocratiche che nulla hanno a che fare con le politiche contro i falsi invalidi».
La Travicelli sulla questione ha interessato anche l’onorevole Carlo Emanuele Trappolino che si è reso disponibile a sensibilizzare Parlamento e Governo sulla questione, anche presentando un’interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. 
 
 Nazione-2011-02-15-Pag14
 

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