Bastia

Scarichi d’allevamento, nuove denunce

I carabinieri del Noe hanno individuato un’azienda di Bettona che non rispettava le norme per eliminare correttamente i residui



E a Bastia Umbra sequestrato un impianto irregolare per lo smaltimento

LUCIA PIPPI
BETTONA – Lo smaltimento illecito dei reflui degli allevamenti nei fiumi continua a rappresentare una pratica diffusa tra gli impianti della zona. Talmente diffusa che, durante la nuova campagna portata avanti dal nucleo operativo ecologico dei carabinieri, sono state trovate altre due aziende irregolari nel territorio tra Bettona e Bastia Umbra.
Una serie di controlli che ha portato a scoprire numerose irregolarità nelle pratiche di smaltimento.
Le ultime due, in ordine di tempo, sono state quelle ai danni di due allevamenti. Il primo è di Bettona, dove i militari del Noe hanno denunciato i legali rappresentanti di un’azienda per smaltimento illecito di rifiuti liquidi costituiti da reflui zootecnici.
Il secondo, invece, riguarda un’altra attività zootecnica a Bastia Umbra. In quel contesto è stato sequestrato l’apparato per lo smaltimento di reflui zootecnici nell’impianto comunale di Bettona in quanto non autorizzato denunciando, nel contempo, tre persone per smaltimento illecito di circa 3mila tonnellate di rifiuti liquidi.
Un paio di settimane fa, nel corso di altri controlli vennero denunciate altre irregolarità e sequestrati ulteriori impianti di smaltimento nella zona di Bettona. I problemi legati all’affluenza nel depuratore e alla mancanza di allacci adeguati hanno provocato più volte i fenomeni di smaltimenti illeciti all’interno dei fiumi, soprattutto del Chiascio che si trova ad attraversare molte zone in cui sono presenti allevamenti.
Un altro problema riguarda i mancati allacci alle condutture della Codep che, come riscontrato dai carabinieri, spesso vengono fatti in maniera abusiva. Una serie di difficoltà che rischia di creare anche problemi di inquinamento ambientale.

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