DOPO L’INTERROGATORIO fiume di mercoledì in procura, quando avrebbe tirato in ballo anche responsabilità di altri, Antonio Bagnetti, il funzionario Arpa finito in manette per lo «scandalo di Bettona» è tornato libero.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Perugia, Claudia Matteini ha infatti accolto la richiesta della difesa — avvocati Francesco Falcinelli e Franco Pirami — e ha revocato la misura degli arresti domiciliari, sostituendola con l’interdizione dal lavoro per due mesi.

TOP SECRET il contenuto dell’interrogatorio investigativo davanti al pubblico ministero Manuela Comodi, titolare dell’indagine svolta dai carabinieri del Noe, ma sembra che Bagnetti, oltre a difendersi dal ‘rapporto’ dell’Arma abbia ‘scaricato’ responsabilità sui suoi superiori. Dichiarazioni ora al vaglio degli inquirenti.
Dopo l’operazione dell’estate scorsa Bagnetti si era anche dimesso da assessore all’ambiente del Comune di Bastia.

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