Stefano-Ansideri1giuliettiSindaco e neo-segretario del Pd battibeccano sulle scelte per la città. Poi i toni si distendono

BASTIA UMBRA Botta e risposta tra il neo-segretario del Pd Giacomo Giulietti e il sindaco Stefano Ansideri: “C’erano una volta un sindaco ed un’amministrazione che volevano cambiare una Città… del resto non ci hanno mai detto se in meglio o in peggio! C’erano.. e purtroppo ci sono ancora”, l’attacco di Giulietti, che boccia (tra l’altro) la piazza centrale trasformata in parcheggio, il sottovia ferroviario di via Firenze, definito una chimera, e segnala come il centrodestra, che per anni ha attaccato la politica di cementificazione del centrosinistra, oggi non saprebbe fare altro che cementificare, come dimostrerebbero i 300 appartamenti costruiti da tempo e invenduti, senza dimenticare i nuovi insediamenti industriali nelle poche aree agricole rimaste senza preoccuparsi dell’impatto ambientale”. “Certamente avrei preferito iniziare il nostro confronto con spirito collaborativo, quale il rispetto per una città che si amministra vorrebbe – replica Ansideri -, ma forse l’irruenza propria della sua giovane età, unitamente a una distorta conoscenza dei fatti e degli accadimenti nella nostra Bastia, hanno fatto sì che l’incipit fosse quello che tutti abbiamo avuto modo di leggere”. “Mi assumo tutte le responsabilità per errori commessi da precedenti amministrazioni di centrosinistra perché da segretario del Partito Democratico ne sono ora il rappresentante, senza nulla togliere ai meriti di amministratori che in passato hanno fatto di Bastia un’eccellenza in Umbria – la controreplica di Giulietti – e la rassicuro sul fatto che confronti collaborativi non mancheranno: si parla in due, e il PD non si tira indietro”.

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