Reduci da due vittorie consecutive, i gialli puntano alla tripletta
BASTIA UMBRA – Con “UruKhan. Invito alla follia”, portato in scena ieri sera dal rione San Rocco, è entrata nel vivo la 49esima edizione del Palio de San Michele, che questa sera rinnova l’appuntamento con il grande spettacolo delle sfilate, primo tassello dell’avvincente sfida fra i quattro rioni della città alla conquista dell’agognato stendardo.A partire dalle 21,30 gli spalti allestiti nella centrale piazza Mazzini si coloreranno di giallo, ospitando centinaia di spettatori pronti ad assistere alla sfilata del rione Sant’Angelo dal titolo “Arcano”,storia di guerrieri, streghe e fate che affonda le sue radici nelle leggende dei monti Sibillini e, attraverso la magia e la fantasia, si tinge di rosa ponendo l’accento sul complesso e delicato ruolo della donna.L’albo d’oro del Palio vede il Sant’Angelo in terza posizione, a pari merito con il San Rocco e dietro al Portella e al Moncioveta, rispettivamente primo e secondo. Il rione è a quota undici vittorie,conseguite nel 1969, 1972, 1975,1976, 1978, 1979, 1995, 1999, 2003, 2009 e 2010. Dopo due anni al comando della squadra, Aliosha Menghi ha passato il testimone all’attuale capitano Roberto Cassetta, che insieme ai suoi rionali, campioni in carica e reduci dalla doppietta delle ultime due edizioni,cercherà di riscrivere la storia del Sant’Angelo conquistando la terza vittoria consecutiva, impresa sfiorata dai gialli in più occasioni ma mai realizzata. Roberto,classe 1978 e parte attiva del Palio da più di due lustri, è entrato per la prima volta nel rione alla giovane età di 19 anni. “Fu un mio amico di infanzia – racconta Roberto – a condurmi per la prima volta nel rione: da allora è nata una passione mai sopita che si alimenta anno dopo anno”. Il capitano non cela l’emozione trasmessa dall’importante ruolo ricoperto, che se da una parte impone una serie di responsabilità,dall’altra è in grado di regalare grandi soddisfazioni. “Essere alla guida di un rione – spiega Cassetta – richiede una partecipazione totale. Mantenere alto il proprio colore è un compito impegnativo,ma non c’è bastiolo a cui non augurerei di fare il capitano una volta nella vita. Alzare gli occhi durante la lettura dei bandi di sfida e vedere quel mare di gente esultante dà il senso della grandezza della manifestazione: un momento memorabile in cui è stata dura trattenere l’emozione”. Pronostici e scaramanzie a parte, il capitano è soddisfatto del grado di preparazione raggiunta ed è pronto a dare il massimo per condurre il Sant’Angelo verso la vetta. “Il gruppo – conclude il capitano – è composto da persone davvero valide e lavora a testa bassa tutte le sere e tutte le notti da quando abbiamo aperto il rione a fine agosto. Per vincere il Palio tutti stanno dando il cento per cento: il loro impegno è ammirevole e mi riempie d’orgoglio”.Nella città, tappezzata dei quattro colori rionali, si respira aria di festa anche nelle quattro taverne dislocate intorno al centro storico, pronte ad offrire i piatti tipici della gastronomia locale e intrattenimento fino a tarda sera con musica dal vivo.
Sara Caponi