Bastia

SANTA MARIA DEGLI ANGELI LA PORZI INTERVIENE DOPO LE RECENTI POLEMICHE

«Più stabili le istituzioni unificate»Caso-Bonghi, l’assessore rassicura «L’ACCORPAMENTO non altera l’offerta formativa degli istituti sui territori in cui insistono e anzi rende più stabili le istituzioni scolastiche unificate». E’ questo il pensiero di Donatella Porzi, assessore provinciale all’istruzione, che così risponde alle preoccupazioni degli insegnanti e del personale Ata dello storico istituto tecnico commerciale «Ruggero Bonghi» dopo l’indicazione di accorpare la scuola con l’istituto d’istruzione secondaria «Marco Polo».
La Porzi evidenzia come, a fronte dell’elenco delle scuole sottodimensionate del territorio pubblicato dall’ufficio regionale scolastico, si sia proceduto su Assisi scegliendo, come criterio, la messa in sicurezza della scuole professionali Ipsia, già in crisi per le direttive del ministro Gelmini, accorpandole alle vicine istituzioni; nella fattispecie il «Bonghi», creando così poli tecnico-professionali stabili in quanto con iscritti al di sopra dei minimi previsti per il mantenimento dell’autonomia scolastica.
«Una scelta che, mi rendo conto, in quanto insegnante, può aver suscitato perplessità — spiega Porzi — ma che è stata approvata all’unanimità dalla terza commissione consiliare della Provincia di Perugia e dalla conferenza scolastica provinciale». L’assessore ricorda anche come il suo assessorato abbia dovuto procedere al percorso istruttorio mentre le linee guida della Regione erano ancora in fase di approvazione e assumere decisioni nel momento poco favorevole del cambio di governo nazionale, in assenza pertanto delle necessarie certezze per meglio orientare le scelte.
«Riguardo all’obiezione che questo accorpamento andrebbe a ledere gli interessi di una città come Assisi candidata, per il 2019 al ruolo di capitale europea della cultura — conclude —, dico che la contaminazione di due indirizzi, il professionale e il tecnico, può rappresentare un’occasione di integrazione e conoscenza ulteriore tra due realtà che pur diverse presentano punti di contatto».
Maurizio Baglioni

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