ben-essereAMBIENTE Giovedì un convegno a Bastia, ieri conferenza a Perugia

BASTIA UMBRA Saranno tutti nomi di alto spessore del mondo dell’architettura e dell’urbanistica i relatori del convegno “Ben-essere Ben-abitare
per una città del futuro” che si terrà giovedì alle ore 15.30 presso l’Umbriafiere, organizzato dal Comune di Bastia Umbra e dall’ Associazione Oicos Riflessioni, in collaborazione con la Fondazione Perugiassisi 2019 e gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della provincia di Perugia. Partire dalla politica urbana,tenendo conto della Cultura europea, per costruire il futuro ed essere protagonisti attivi di questo cambiamento. Questo il tema cardine del Convegno, che sarà aperto dai saluti del Sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il presidente della Fondazione Perugiassisi 2019 Bruno Bracalente e il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Perugia Roberto Baliani. Relatori del convegno saranno esperti nel campo dell’architettura nazionale ed europea: Paolo Belardi docente dell’Università degli Studi di Perugia e direttore dell’Accademia Pietro Vannucci con la presentazione di “Kultur- Fabrik-Perugia”, workshop-concorso sull’ex carcere maschile di Perugia; Gabriele Cappellato dell’Accademia di Architettura di Mendrisio (Svizzera) con “Preparare i nuovi architetti per la città del futuro. L’esperienza dell’Accademia di Architettura di Mendrisio”; Federico Oliva docente del Politecnico di Milano e presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) con “La città del futuro, politiche urbane”; Pietro Carlo Pellegrini direttore scientifico del master post universitario Masp, organizzato da Celsius con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, con l’intervento “Recuperare / costruire sul costruito”.Sempre in tema di architettura del territorio si è svolto ieri a Perugia la prima conferenza nazionale per la manutenzione e cura del territorio a rischio,organizzata dall’Alta scuola di Specializzazione e centro studi per la manutenzione e la conservazione dei centri storici in territori instabili. “Non parlerei di ‘territori a rischio’ – ha ammonito Lucio Ubertini, presidente onorario dell’ Alta Scuola -, ma di manutenzione del territorio tout court, anche di quello, cioè, che non è a rischio, ma lo può comunque diventare”.“Le amministrazioni-hanno detto i relatori dei documenti – devono operare per scelte consapevoli ed assunzione di responsabilità,con una pianificazione degli interventi che va compiuta a 360 gradi, e alla quale deve contribuire l’azione individuale dei singoli cittadini”.

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