Bastia

San Rocco, assemblea popolare

EX DELTAFINA Cittadini e sindaco a confronto sulla viabilità
“La gente chiede il sottopasso in via Irlanda”


BASTIA UMBRA – Sala gremita quella dove giovedì sera si è svolta l’assemblea popolare sul tema “Dalla Ex Deltafina… quale futuro per Bastia?”, indetta dai comitati cittadini (Ex Giontella e Mezzomiglio). Sui banchi riservati ai componenti della giunta i rappresentanti dei due comitati e il sindaco, mentre gli altri attori della politica locale si sono sistemati nei posti di solito riservati al pubblico; un ribaltamento di ruoli che ha favorito il dibattito caratterizzato da molti interventi dei cittadini. Ha aperto il confronto Luigino Ciotti ripercorrendo gli avvenimenti degli ultimi mesi: la nascita dei due comitati, la raccolta di firme che ha superato quota 4.500, la marcia di protesta e la manifestazione in via San Rocco. Gli interventi hanno ribadito gli interrogativi da tempo alla ribalta: dalla cancellazione delle scuole ai problemi che potrebbero aggravare il sistema della viabilità in assenza della chiusura dell’anello della circonvallazione con il completamento della Rivierasca e il sottopasso di via Irlanda. Su quest’ultimo è emersa una contraddizione, tra l’assessore Marchi che ne prevede la realizzazione in un prossimo futuro e Pecci (Ds) che ne rileva l’inutilità, individuando una soluzione alternativa da realizzare in collaborazione con il Comune di Assisi. Una “doccia fredda” per il centrosinistra, è arrivata dall’ex sindaco Vannio Brozzi che ha dichiarato: “Bisogna riportare il dialogo sul
giusto piano del confronto, perché quello in corso oggi danneggia la città. C’è una soluzione che mette tutti d’accordo, un intervento pedonale in via San Rocco e il sottopasso di via Irlanda perché è questo che vuole la gente ed è anche una scelta di buon senso. Il progetto dell’area ex Deltafina approvato nel ’96 era quanto di meglio si potesse prevedere in quell’area; non si possono sostituire i volumi destinati alla scuola con il commercio, non lo permette la legge, non si può e non si deve fare.”
Il dibattito ha dato modo ai cittadini di rivolgere domande e ascoltare gli interventi sia della maggioranza (sindaco, Marchi, Tabarrini, Pecci, Antonini, Cesaretti) sia dell’opposizione (Livieri, Mantovani, Aristei, Mencarelli, Caimmi). Interessante il ragionamento di Ciuffetti (rappresentante di una associazione di archeologia industriale) che ha indicato come, nel recupero delle aree industriali dimesse, vada tutelato il manufatto
destinandolo soprattutto a utilizzi di carattere sociale come scuole, musei, uffici pubblici. Non è vero che i centri commerciali riescono sempre a garantirne il giusto recupero. Il sindaco ha affermato che l’esame delle osservazioni, sarà una occasione per un ripensamento e una riflessione.


Roldano Boccali

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