Bastia

San Rocco alla riscossa

Inizia stasera la marcia dei quattro rioni verso il Palio de San Michele
I verdi subito sulla scena con “UruKhan. Invito alla follia
BASTIA UMBRA – E Palio sia! A partire da stasera la centralissima piazza Mazzini si farà teatro a cielo aperto con la prima sfilata dell’edizione numero 49 del Palio de San Michele, entrando così nel vivo della sfida fra i quattro rioni della città alla conquista dell’agognato stendardo. Ai nastri di partenza il rione San Rocco, che quest’anno calcherà le scene per primo con lo spettacolo “UruKhan. Invito alla follia”, la storia del folle circo delle meraviglie che, quando arriva, “travolge chi incontra sulla propria strada e dopo il suo passaggio non lascia più nulla uguale a prima. Come un uragano”.
L’albo d’oro del Palio, dominato dal Portella, vede il San Rocco in terza posizione dopo il Moncioveta, a pari merito con il Sant’Angelo. I verdi hanno all’attivo undici vittorie, conquistate nel 1967, 1970, 1971, 1974, 1977,1993, 1994, 1996, 2001, 2002 e 2004.L’ultimo trionfo risale dunque a sette anni fa; nelle ultime sei edizioni il San Rocco si è classificato ultimo per tre volte, sfiorando tuttavia la vetta nel 2009 quando si è classificato secondo dietro al Sant’Angelo. Una sequenza non proprio brillante, da spezzare dando il massimo con animo deciso e combattivo.A guidare i sarrocchini nell’impresa, ereditando il mantello da capitano dall’ex caposquadra Patrizio Marracci (a capo del San Rocco per tre anni), è Cristina Bagnetti, la prima donna capitano della storia del rione, che condurrà i verdi con grinta e passione nella scalata per la conquista del Palio. Cristina,classe 1979 e parte attiva della manifestazione da ben 25 anni, conserva ancora il ricordo di quando varcò per la prima volta la soglia della sede rionale, in fermento per la preparazione della sfilata. “Mi trovavo – racconta -nei pressi della sede del rione con Michela Burchielli, la mia amica di sempre e oggi vice capitano. Ci prendemmo per mano ed entrammo. C’era un gran fermento per la sfilata, nonostante ciò mi fu dato ascolto e assegnato un piccolo compito. In quel momento mi sentii importante e per la prima volta, nel mio piccolo, diedi il mio contributo per il rione”. Un impegno che da allora Cristina rinnova con la stessa dedizione senza paura di sporcarsi le mani e che da capitano, nonché anello di congiunzione tra la vecchia guardia e le nuove leve, l’ha portata ad adoperarsi per ricreare lo spirito di allora in un rione che col tempo ha perso parte della sua identità. “Già dall’anno scorso – spiega Cristina – abbiamo cercato di coinvolgere il maggior numero di persone per ricreare un gruppo, che oggi c’è e lavora insieme con passione e divertimento nonostante le difficoltà,come nell’incendio che lo scorso febbraio ha devastato il nostro spazio. Anche in quell’occasione non ci siamo scoraggiati e ci siamo rimboccati le maniche, tutti insieme. Di certo – conclude il capitano – non gioco per partecipare,ma è già un’enorme soddisfazione aver realizzato tutto questo: centinaia di persone di cinque diverse generazioni che convivono e collaborano come una grande famiglia”.
Sara Caponi

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