Diciottomila anime, riferimento della comunità
BASTIA — E’ tempo di quaresima e, quindi, di preparazione alla Pasqua, con la benedezione delle case, che partirà lunedì prossimo, e una serie di riti liturgici preparatori. E’ tempo anche di bilanci, in particolare quello della parrocchia di San Michele, l’unica del capoluogo, con circa 18mila anime. Il consuntivo 2005, redatto dal Consiglio affari economici, si è chiuso con un saldo negativo di oltre 180mila euro, frutto delle spese straordinarie per i lavori di consolidamento e recupero della chiesa di Santa Croce, degli edifici parrocchiali ed ora anche del campanile, per la parte non coperta da contributi pubblici. Un disavanzo, quindi, che non sorprende, ma evidenzia le accresciute necessità finanziarie della parrocchia, gravata inoltre da maggiori spese per l’attività pastorale, per il funzionamento e per la gestione delle chiese e dei servizi. Un bilancio importante, che ammonta complessivamente a più di 605mila euro ed evidenzia la necessità di una crescente sensibilità da parte dei parrocchiani chiamati a dare il loro sostegno anche finanziario. Notevole l’impegno sul fronte della Caritas che registra un saldo attivo nel complesso delle entrate di quasi 103mila euro e un totale delle uscite pari a circa 69mila. A preoccupare di più in questo settore è il sostegno dei poveri, cui sono indirizzate risorse crescenti, ma non ancora sufficienti a risolvere le situazioni difficili. In particolare quelle di nuclei familiari che non riescono a fare fronte ai pagamenti delle bollette ed anche ai canoni per gli affitti delle abitazioni. Un ulteriore campanello di allarme che viene dalla parrocchia e che dovrebbe richiamare una più intensa collaborazione anche da parte del Comune.
m.s.
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