Bastia

San Damiano, proteste sul parcheggio

Assisi Scarsa illuminazione e assenza di telecamere favoriscono atti di vandalismo. Brunozzi: mai ricevute segnalazioni
Tassisti e autonoleggiatori: disservizi e inefficienze, specialmente la notte
di SILVIA BARTOCCI FONTANA
ASSISI – Disservizi e inefficienza: nel mirino delle proteste è finito il parcheggio di San Damiano.
A denunciare le condizioni critiche del luogo sono stati i tassisti e gli autonoleggiatori che raccogliendo le lamentele di turisti e fruitori, hanno disegnato il quadro dei limiti e disservizi dello spazio adiacente al complesso di San Damiano. Attrezzato con bagni pubblici, controllati quotidianamente dal guardiano, il parcheggio nonostante poco più di trenta posti auto e la lontananza dal centro storico, è intensamente utilizzato dai visitatori diretti esclusivamente a San Damiano. Auto di turisti, tassisti, autonoleggiatori, pulmini, un viavai lungo tutto l’arco della giornata. Nel tardo pomeriggio il flusso di visitatori diminuisce notevolmente, tra le sei e le sette di sera i bagni pubblici vengono chiusi, “è soprattutto quando arriva il buio, che si evidenziano i problemi del parcheggio, spiegano i tassisti, perché la chiesa rimane aperta fino alle otto e i suggestivi vespri di San Damiano richiamano comunque molti visitatori”.
Due soli lampioni con una potenza di luce insufficiente lasciano gran parte dello spazio al buio con le relative difficoltà per raggiungere il complesso. Poca illuminazione e la mancanza di telecamere favoriscono atti di vandalismo. “Tre furti con la rottura dei vetri nell’ultimo anno sono il bilancio dell’incuria del parcheggio”, racconta il guardiano dei bagni, Dante, che spiega di aver più volte allertato le forze dell’ordine su richiesta di turisti danneggiati. Anche la carenza di manutenzione ordinaria incide sulle condizioni di abbandono del luogo. “C’è un solo tombino che si ottura continuamente, tanto che quando piove e si forma un lago in fondo alla pendenza dello spiazzo”, sono gli stessi tassisti a raccontare di improvvisarsi operai e a fronteggiare l’emergenza. Se il buio favorisce atti di vandalismo, i controlli delle forze dell’ordine che monitorizzano frequentemente la zona ne hanno di fatto diminuito gli episodi.
Inoltre l’amministrazione non ha considerato di dotare l’area d telecamere di sicurezza “perché spiega l’assessore Franco Brunozzi, non sono mai state segna-late, neanche dalle forze dell’ordine, situazioni di pericolo”.

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