Prorogate di altri sei mesi le indagini affidate alla squadra mobile per giungere a stabilire come è morto Samuele De Paoli, il ragazzo di Bastia deceduto la sera del 27 aprile in un fosso nella zona di Sant’Andrea delle Fratte e ritrovato cadavere soltanto il mattino dopo.
Il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini, titolare dell’indagine, attende a breve risposte in relazione ai risultati sui reperti biologici trovati all’interno dell’auto del ragaz zo. Va ricordato come per la morte di Samuele sia indagata una transessuale, Patricia (difesa dall’avvocato Francesco Gatti) che secondo la ricostruzione di quella notte durante la colluttazione per difendersi da Samuele, dopo essersi appartati nella sua auto, avrebbe stretto il collo del ragazzo procurandogli una lesione al nervo vago. Per gli avvocati della famiglia del ragazzo, Valter Biscotti e Brenda Ercolani, la vicenda ha ancora punti oscuri.
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