Bastia

Salvare la scuola di Viole Maxi-ordine del giorno L’opposizione chiede di annullare la delibera di vendita

ASSISI PREVISTO UN CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO  DOPO L’ASSEMBLEA pubblica, si guarda al consiglio comunale di lunedì 25 per cercare di capire come andrà a finire la vicenda dell’ex scuola elementare di Viole. All’ordine del giorno ci sarà infatti uno specifico ordine del giorno firmato da Claudio Passeri, Claudia Travicelli, Edo Romoli, Luigi Marini e Gianfranco Gambucci (Pd), Antonio Lunghi e Francesco Mignani (Udc), Franco Matarangolo (Mongolfiera). Nel documento viene indicata una proposta di delibera, categorica e impegnativa: «Approvazione della sospensione dell’efficacia e dell’esecuzione delle deliberazioni del 9 febbraio 2009 e n. 48 del 17 marzo 2010, limitatamente alla ex scuola elementare di Viole di Assisi, e conseguente sospensione della procedura di gara limitatamente a detto complesso, onde valutare compiutamente modalità e termini per la revoca di dette deliberazioni». Avrà i voti per essere approvata? Con quale efficacia dopo che l’amministrazione ha già disatteso una mozione dal contenuto analogo? Il Comune ha ribadito l’intenzione di alienare il bene nel corso della recente e affollata assemblea pubblica quando ha illustrato il progetto per Viole, con le sistemazioni del campo sportivo (l’allargamento del terreno di gioco, la tribuna e, entro la tarda primavera prossima, i nuovi spogliatoi e 140 metri quadrati per la pro loco) e della piazza, con l’intervento di soggetti privati, e l’acquisizione di uno spazio di 100 metri quadrati per attività socio culturali. Ma il Comitato contro l’alienazione dell’edificio la pensa diversamente. «Perché iniziare con la vendita dell’unico centro di aggregazione esistente e funzionante nel cuore di Viole? Non sarebbe più opportuno realizzare prima il Centro sportivo polifunzionale, poi la piazza e poi, eventualmente, vendere la scuola?». 

 di MAURIZIO BAGLIONI

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