Bastia Domani in consiglio comunale l’atteso piano di ristrutturazione. Il Pd: è una scelta che va meditata
La Giunta preme sull’acceleratore perché c’è in ballo il futuro delle officine
BASTIA UMBRA – Presto un nuovo quartiere sorgerà in un’area di oltre 22 ettari nel cuore cittadino: quella occupata dalle storiche Officine Franchi, che invece traslocheranno nella zona industriale di Ospedalicchio. “Agiremo con tempestività ed oculatezza nel dare attuazione al piano ex-Franchi. Le linee principali della relativa convenzione sono state già definite”.
Il sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri è convinto della necessità di accelerare nella delocalizzazione della Franchi e rispedisce al mittente le critiche che muove nei confronti dell’amministrazione comunale il coordinatore del partito democratico Nicolò Violini, secondo cui “la fretta di adottare il piano ex Franchi non porta giovamento alla comunità e non fornisce garanzie di alcun genere circa la sua reale attuazione, visto che al momento neanche la convenzione di piano è totalmente definita e si pensa di poterlo approvare, con tutti i dubbi che ci sono”. Violini avanza anche perplessità circa la parte del piano inerente la realizzazione del sottopasso di via Firenze: “Un cospicuo numero di commercianti avrebbe chiesto un incontro con l’amministrazione per discutere dell’argomento, ma al momento la richiesta non è stata esaudita. Le preoccupazioni di questi cittadini sono sacrosante”. Pronta la replica del sindaco: “E’ una questione aperta almeno da 25 anni. Bene farebbe il coordinatore del Pd a non cavalcarla strumentalmente. Da parte nostra fugheremo tutte le preoccupazioni e agiremo celermente nell’interesse della città. Il primo stralcio di lavori interesserà la strada che porta alla stazione, il secondo il sottopasso”.
Dieci in tutto gli stralci previsti da un piano, flessibile e aggiornabile secondo le necessità che prevede, tra l’altro, la realizzazione di un parco tematico, la cui sistemazione si ispira ai ‘mortari’ del vicino Subasio, destinato ad essere un’area verde viva e dinamica al servizio dell’intera città. Accanto ad esso il parco fluviale attraverso isole di verde lungo il Chiascio che caratterizzeranno anche altri progetti di recupero a ridosso del centro storico. Il sottopasso ferroviario di via Firenze sarà costruito dall’impresa attuatrice del progetto, che realizzerà anche il nuovo accesso alla stazione ferroviaria. In seguito verrà costruito un altro sottopasso ferroviario per consentire il completamento della strada ‘Rivierasca’ e anche un ponte carrabile sul Chiascio, per meglio collegare il centro urbano con i quartieri della periferia, in particolare XXV Aprile.
Nell’area per la quale il Prg consente la realizzazione di volumetrie fino ad un massimo di 260mila mc, ne saranno effettivamente realizzati 226.380. Saranno costruiti inoltre nuovi parcheggi con 2.300 posti auto, oltre ad una residenza assistita per anziani (4.000 mq), e 6.000 mq di social housing (complessi residenziali innovativi ad alte prestazioni energetiche e a costi contenuti).di MASSIMILIANO CAMILLETTI
il piano franchi sarà una nuova deltafina i presupposti ci sono tutti…volumetria abnorme,un sottopasso irrealizzabile,spostamento della volumetria dal verde attrezzato alla r2,demolizione arbitraria delle poste e questo per cercare aree per mettere le sopracitate volumetrie,una urbanistica che non esiste, in quanto prima viene la città e non una ditta anche se tanto a dato al propio paese(e i lavoratori hanno ridato!!!)ma ci sono i mortari!!!!!!!!questo lo devo riconoscere è una gran bella cosa!!!!eheehehheehehadesso ho lanciato il sasso mi aspetto repliche siccome ………..tutto tace!!
fallo tu il piano Franchi visto che sè tutto……
@etruscaccio: Perchè meriti anche una risposta ???
Ma con questa crisi, con le fabbriche che chiudono o si trasferiscono, chi avrà interesse di venire a Bastia?, va bene bisogna essere ottimisti, ma non rischiamo di fare cattedrali nel deserto che poi diventano ghetti, non riusciamo a mantenere quello che abbiamo, ci sono centinaia di appartamenti invenduti, va bene si crea del lavoro ma il rischio è che sia fine a se stesso e successivamente il mantenimento dell’area sarà solo un peso per i cittadini.
Ponte San Giovanni INSEGNA
Cerchiamo di recuperare al meglio l’esistente e i CENTRI STORICI e preserviamo il territorio.
Ma perchè prima di parlare non vedete il piano ??? E come verrà realizzato ?? E’ buona norma informarsi bene prima di aprire bocca e dare fiato … volumetrie ridotte, spazio riservato al sociale, parco naturalistico eccc… altro che cattedrali !!!