Bastia

Sale la protesta sulle tariffe dei nidi

I genitori hanno scritto una lettera al sindaco
“Penalizza solo chi ha due bambini”
BASTIA UMBRA – Ieri mattina alcuni genitori del nido comunale “Piccolo Mondo”, assieme ai propri figli che frequentano il nido, si sono riuniti in piazza Togliatti per recarsi presso il municipio comunale con l’intenzione di consegnare personalmente una lettera al primo cittadino. La missiva, che è indirizzata anche ai membri della giunta e del consiglio comunale e che è stata protocollata, dice così: “In merito alla comunicazione, pervenutaci da parte dell’assessore alla pubblica istruzione Rosella Aristei, riguardante l’aumento delle rette per i bambini frequentanti l’asilo nido ‘Piccolo Mondo’, siamo a richiedere un confronto diretto con il sindaco Stefano Ansideri. In base alle poche informazioni che abbiamo ricevuto – scrivono i genitori – temiamo che l’aumento possa gravare notevolmente sulle famiglie, soprattutto quelle che hanno a carico due bambini nella fascia di età compresa fra i tre mesi e i tre anni e che frequenteranno entrambi il nido. Abbiamo appreso, poi, che le fasce I.s.e.e. prese in considerazione saranno tre e non più due. Inoltre, abbiamo valutato che sarà proprio la fascia di medio reddito a subire il maggiore rincaro, visto che uno dei requisiti necessari per avere diritto alla frequentazione del nido è che entrambi i genitori siano lavoratori; non saranno la maggior parte delle famiglie a subire le conseguenze dell’aumento, visto che chi ha un I.s.e.e. pari a 22.000 euro pagherà la stessa cifra di chi ha un reddito superiore?”. E proseguono: “In qualità di genitori che usufriuscono del servizio pubblico del nido, sebbene rappresentiamo una piccola parte della comunità comunale, chiediamo delle spiegazioni in merito, soprattutto dal momento che la notizia dell’aumento è stata sommaria e non è stato possibile parlare direttamente con il nostro sindaco che non era presente al momento della comunicazione. Chi scrive non è esponente di partiti d’opposizione, ma semplicemente liberi cittadini che non vogliono essere strumentalizzati – chiariscono i genitori – Si sta trattando di un servizio pubblico e riteniamo che l’argomento riguardi l’intera città, dal momento che ognuno di noi paga le tasse anche per servizi di cui non usufriusce”. Al momento della consegna della lettera, il sindaco Ansideri ha accolto i genitori e i loro bambini presso la sala consiliare del municipio e ha anticipato che presto verrà stabilita una data per dar vita al confronto.
Alberta Gattucci

Corriere-2011-04-20-pag20

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