A QUASI UN MESE dall’infuocata assemblea ecclesiale del 28 luglio (sul contestato tema della sostituzione di tre dei quattro preti della parrocchia) non tutti i nodi sono sciolti. La decisione di «obbedire» annunciata dal parroco don Francesco Fongo (nella foto) ha contribuito a rasserenare gli animi, così come le visite settimanali a Bastia del vescovo Domenico Sorrentino. Le distanze, però, sono ancora notevoli. Nella lettera annuale agli operatori pastorali per annunciare il calendario di incontri che prenderanno il via il primo settembre con la riunione dei consigli pastorale e parrocchiale con il vescovo, don Francesco non nasconde le difficoltà che si frappongono ad una ‘normalizzazione’ condivisa e non imposta. Annuncia che la nuova squadra sacerdotale sarà guidata dal vescovo nella preparazione del progetto pastorale triennale. Quindi invita i fedeli ad accogliere i nuovi sacerdoti con rispetto, collaborare con loro e guardare al futuro con speranza e con fiducia. Questo nel segno dell’obbedienza. Poi il parroco riapre l’analisi dell’esistente partendo dalla considerazione che il progetto di Unità pastorali non può diventare un «Totem» a cui sacrificare parrocchie, sacerdoti e fedeli, se viene introdotto ignorando la realtà e la storia del territorio. «Non si può prendere l’annuario della diocesi e decidere a tavolino». Altrimenti si ottiene la protesta della gente e il possibile fallimento del progetto.
IL PIANO, teme don Francesco, tende al livellamento, per ricondurre la parrocchia di Bastia, dinamica e vitale, all’immobilismo proprio di gran parte della diocesi. Sarebbe una ‘normalizzazione’ ispirata più da invidia e gelosia che non dal buon governo dei fedeli. Una stoccata, poi, alla lettera di solidarietà al vescovo sottoscritta da altri sacerdoti della diocesi: «Puzza molto di stile dittatoriale del passato, di poco rispetto dell’intelligenza dei preti, di uso strumentale degli uffici della Curia e di paura del Popolo di Dio». Non mancheranno nei prossimi giorni occasioni per chiarire le rispettive posizioni; il vescovo Sorrentino è atteso a Sassoferrato, dove don Francesco sta guidando i corsi di preparazione alla Cresima. �
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di MASSIMO STANGONI
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