Bastia

Sacerdote trasferito: parrocchiani in crisi per il turn over

Bastia La mobilità sbarca in chiesa A settembre tante novità


BASTIA UMBRA – Mobilità nel lavoro: è una prospettiva che crea ansia in molte famiglie. Anche nella Chiesa c’è mobilità, non per mancanza di lavoro bensì per carenza di sacerdoti; e questo crea apprensione tra i fedeli di una comunità religiosa. E’ trapelato in questi giorni che nel prossimo mese di settembre, che segna l’inizio del nuovo anno pastorale, il vescovo Sergio Goretti opererà dei cambiamenti nelle varie parrocchie della sua diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Pochi sono i sacerdoti a disposizione e si deve cercare di conciliare al meglio tutte le esigenze delle varie parrocchie. Al momento, sono vacanti per vari motivi le parrocchie della cattedrale di San Rufino in Assisi e di Colle di Nocera Umbra. Nominare i relativi parroci significa produrre una sorta di “effetto domino” che investe inevitabilmente anche altre parrocchie. Don Michele Zullato, giovane sacerdote che da circa quattro anni è impegnato nella parrocchia di Bastia Umbra, sarà trasferito a Colle di Nocera Umbra? Alcuni parrocchiani, soprattutto coloro che gli sono più vicini nella sua attività pastorale, si sono subito allarmati al sentire queste voci. Stessa cosa, lo ricordiamo, avvenne quando nel settembre dello scorso anno un altro sacerdote, don Francesco Angelini, da Bastia Umbra fu trasferito a Cannara. Essendo Bastia la parrocchia più grande della diocesi, è stata sempre considerata un “luogo di tirocinio” per giovani sacerdoti che proprio qui hanno fatto esperienze pastorali più o meno durature. E’ chiaro che in questa parrocchia i cambiamenti sono molto più evidenti e frequenti, creando un po’ di perplessità tra i fedeli che si affezionano ai sacerdoti stessi. Che nessuno protesti o rimpianga un sacerdote che vada via – disse a suo
tempo il vescovo – sarebbe una cosa molto preoccupante. Solo è importante che sia disponibile al cambiamento e pronto a mettersi generosamente al servizio di tutta la comunità diocesana.
Roldano Boccali

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