— BASTIA —
SANTA CROCE diventerà un museo, ma continuerà a essere una chiesa. Non più la chiesa parrocchiale, ruolo svolto ormai da decenni dalla ‘Collegiata’ di San Michele Arcangelo costruita allo scopo negli anni ’50 dal priore parroco don Luigi Toppetti e inaugurata nel 1961, ma un luogo di culto qualificato, storico che raccoglierà le opere d’arte della città. Il progetto della Chiesa-Museo, che sarà presentato alla cittadinanza il 3 gennaio, ha ottenuto il nulla-osta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e della Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico dell’Umbria. Non solo l’autorizzazione ad andare avanti, ma il ministero per i Beni culturali ha concesso anche un contribuito per il restauro di dieci opere da collocare nel museo. Un evidente segnale di incoraggiamento, questo, per la parrocchia di San Michele Arcangelo che persegue l’idea della Chiesa-Museo dal 1997, quando Santa Croce rimase seriamente danneggiata dal terremoto. Da allora è chiusa al pubblico e solo di recente è stata ristrutturata con interventi di consolidamento statico per assicurare all’antico tempio anche una futura utilizzazione. «Un progetto interessante che farà rivivere la chiesa di Santa Croce e allo stesso tempo un museo che potrà accogliere tutte le opere di un certo pregio della parrocchia — afferma don Francesco Fongo — a cominciare dallo stesso Polittico di S. Angelo di Nicolò Alunno. Un motivo di orgoglio per l’intera città di Bastia che dietro di sé una storia fatta di personaggi ed eventi. E’ importante che tutti conoscano la storia della propria città, infatti — sottolinea don Francesco — il presente è frutto del passato».
m.s.

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