BASTIA UMBRA – Un telefono,un appuntamento e poi l’intervento dei carabinieri. La storia ha i contorni del piccolo giallo. I fatti. Alcuni giorni fa una giovane di Bastia ha contattato il comandante della stazione dei Carabinieri per raccontare un fatto che le era accaduto poche ore prima.
La ragazza si trovava nella stazione ferroviaria di Foligno in attesa del treno per tornare a casa, avendo perso la coincidenza era stata costretta a rimanere più tempo in stazione.Pertanto si era seduta su una panchina e aveva cominciato a leggere un libro lasciando il proprio smart-phone di ultima generazione appoggiato accanto a lei. La ragazza,avvinta dalla lettura,non si era accorta che qualcuno le aveva portato via il telefonino:arrivata a casa aveva,però, deciso di provare a chiamare il numero della scheda telefonica che era rimasta nel cellulare nella speranza di rientrare in possesso dell’oggetto tecnologico.E qui, la sorpresa: dall’altra parte del telefono le risponde un uomo con accento straniero che le chiede almeno 50 euro per la restituzione del maltolto da portare in un determinato posto opportunamente concordato. All’appuntamento si sono, però, presentati i militari che hanno così constatato che la refurtiva era nella materiale disponibilità di due moldavi, classe ‘72 e ‘73, che sono stati arrestati per tentata estorsione e portati nel carcere di Capanne.

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