Le forze dell’ordine continuano a indagare sullo scippo di via Fontebella
Cinque giovani accusati di furto aggravato
BASTIA UMBRA – Rubare non perché se ne ha bisogno, ma “per divertimento”. E’ questa la spiegazione data da cinque giovani ladri, tre dei quali minorenni, arrestati il 4 novembre a Bastia Umbra dai carabinieri della locale stazione con l’accusa di furto aggravato. I cinque, di età compresa tra i 16 ed i 21 anni, sono stati pizzicati poco dopo aver rubato della merce, valore complessivo di circa 500 euro, da un negozio di scarpe e da una profumeria: giovani ma non per questo meno furbi, i cinque – definiti dai carabinieri una banda giovanile ma già ben organizzata – avevano preso probabilmente spunto da qualche telefilm o dalle cronache del caso per portare a termine le loro ruberie, messe in atto grazie a dispositivi in alluminio per eludere i sistemi arti – taccheggio e piccoli martelli per rimuovere le bande magnetiche dai capi di vestiario. L’armamentario – assieme alla refurtiva, composta di scarpe, magliette e profumi – è stato rinvenuto all’esito della perquisizione personale: interrogati dai militari dell’arma sul perché delle loro gesta, tutti hanno risposto “con naturalezza” che rubare era un divertimento, un modo come un altro per passare il tempo. Nessuna sorpresa, quindi, che due dei cinque arrestati,nonostante la giovane età, già in passato avevano avuto problemi di giustizia: gli arrestati maggiorenni sono stati rinchiusi nelle camere di sicurezza della compagnia di Assisi, mentre i tre minorenni sono stati associati ad un centro di accoglienza per minori. Due, invece, i furti su cui si trovano ad indagare le forze dell’ordine: il primo è uno scippo avvenuto pochi giorni fa in via Fontebella, quando un ladro ha rubato dal braccio di una signora una borsetta (ritrovata poi a poca distanza dal luogo del furto) con all’interno soldi e documenti. Il secondo è invece avvenuto nella prima serata di mercoledì a Tordandrea, in via San Matteo: vittima un cittadino del posto che, entrato in casa solo per pochi minuti, al suo ritorno ha scoperto che la borsa con all’interno i soldi, circa 300 euro, e documenti era stata asportata dall’auto previa rottura del finestrino. Immediata la denuncia ai carabinieri, con la segnalazione dell’avvistamento di un’auto che fuggiva a tutto gas.
Flavia Pagliochini
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