Monacchia, Pdl, critica la presenza di pubblicità
“Meglio esporvi oggetti della storia industriale”
BASTIA UMBRA (a.g.) – “Qualcuno con il potere fa come gli pare”; a puntare il dito contro assessore ai lavori pubblici, Moreno Marchi, e assessore alla viabilità, Andra Tabarrini, è il consigliere comunale del Popolo delle Libertà, Giuliano Monacchia. Proprio questo aveva proposto in sede di consiglio comunale di arredare le rotatorie con oggetti industriali che rappresentassero le imprese storiche di Bastia Umbra; questo per dare vita a una sorta di museo all’aria aperta. “Invece, transitando dalla strada Torgianese verso la rotatoria di nuova realizzazione di Santa Lucia, mi sono imbattuto in una struttura inequivocabilmente pubblicitaria” racconta il consigliere Monacchia “al centro della rotatoria, infatti, c’è una struttura in zincato, a forma di croce, alta circa 1.50 metri per almeno 3 metri di ingombro. E’ a questo punto che mi chiedo: che valore ha una delibera approvata dalla maggioranza del consiglio comunale, se poi basta la superbia di un potente a disattendere in toto quanto viene deliberato?”.
Il fatto che sia presente della pubblicità all’interno della rotatoria di Santa Lucia, come in altre, dipende da una convenzione con cui il comune di Bastia Umbra, come altre amministrazioni comunali, si assicura la manutenzione dell’area di verde pubblico in cambio di sponsorizzazione; in merito, l’esponente del Pdl commenta: “Usare lo sponsor come forma di introito per le casse comunali è giusto e utile, ma credo si tratti di un meccanismo che vada adottato con gusto e misura. Sarebbe meglio evitare di ingombrare la parte centrale della rotatoria con cartelli e strutture che ne squalificano il senso estetico e porre questi ultimi nel perimetro esterno all’area verde. Ma nel comune di Bastia Umbra il potere viene usato per dar sfogo alle fantasiose realizzazioni pensate dall’assessore di turno, che, in barba a quanto deciso in consiglio comunale, impone situazioni e eventi in netto contrasto con le delibere approvate?”.