Bastia

Rossella Aristei, la donna più corteggiata

I retroscena dei corteggiamenti alla “pasionaria” e alla sua dote di 779 voti


BASTIA UMBRA – E’ diventata la donna più corteggiata di Bastia Umbra. Politicamente parlando, s’intende. Quei 779 voti che Rosella Aristei può portare in dote le sono valse una dichiarazione d’amore da parte di Criscuolo, che all’indomani dello scrutinio l’ha invitata a sedere attorno ad un tavolo, con Giuseppe Mascio e Luigino Ciotti, “per dialogare dell’immediato futuro”. Criscuolo va anche oltre: “Voglio, insieme ad Aristei, Mascio e Ciotti, presentare la squadra prima che Bastia torni alle urne”.
Con Stefano Ansideri, poi, sembrava che il matrimonio potesse celebrarsi già prima di allestire i seggi. Un fidanzamento rinviato, anche se restano le “identità di vedute di natura amministrativa”, per dirla con Ansideri, che ricorda le battaglie fatte insieme ai tanti comitati sorti in questi anni: sulla scuola, intorno al futuro dell’ex Deltafina, per il sottopasso di via San Rocco, in piazza a Ospedalicchio. “Se il traguardo è lo stesso, siamo pronti ad amicizie” dice oggi il candidato del centrodestra. Usa il termine amicizia e non amore, ma il significato, in questo caso, è lo stesso.
E’ lei, la più corteggiata delle bastiole? “Mi prendo una pausa di riflessione, anche perché devo pensare al lavoro” dice dall’Ufficio scolastico regionale, fresca della medaglia che le ha affisso al petto il ministro Brunetta. Una medaglia virtuale che vale oro, visto che Brunetta, di solito, i dipendenti pubblici per lo più li bacchetta. “Dovrò fare un passaggio con i miei – prosegue la pasionaria della politica bastiola – poi, nel giro di qualche giorno, decideremo. Dipenderà dal progetto, dalle proposte, dalle persone. Io sono molto attenta alle persone…”.
Idee e persone, che hanno animato il suo passato di segretario dei Ds, che l’aveva portata ad essere, cinque anni fa, prima il possibile candidato del centrosinistra, poi il suo acerrimo nemico. Cosa peserà di più, ora, il cuore o il fegato? “Il passato ci deve servire come insegnamento, ma io guardo avanti” si smarca con diplomazia la più amata dai bastioli.
Tutti, ora, si chiedono: in questi cinque anni, sotto i ponti di Bastia, è passata così tanta acqua da far galleggiare la papera?
MA. SBA.

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