BASTIA UMBRA – “Che importanza hanno le esigenze primarie dei cittadini per l’amministrazione comunale che nel bilancio appena approvato ha disposto un taglio di 36mila euro al settore sociale nonostante l’assessore al ramo Nadia Cesaretti abbia denunciato, con una drammatica relazione, una situazione di vera e propria emergenza sociale che investe Bastia?”. A chiederselo è Rosella Aristei, rappresentante in consiglio comunale delle liste civiche che parla di bisogni primari dei cittadine e delle famiglie cresciuti fino a cinque-sei volte negli
ultimi due anni e non certo a causa dell’aumento della popolazione residente quanto piuttosto al mutamento in corso, e già da tempo dalla stessa denunciato, della realtà bastiola. “I soldi invece – prosegue Rosella Aristei – l’amministrazione comunale è risuscita a trovarli per dotare ciascun assessore di un computer portatile”. “Non credo – aggiunge il consigliere della lista civica – che sia questo il modo migliore di spendere i soldi dei cittadini quando ci sono famiglie che non ce la fanno a pagare l’affitto e le varie utenze domestiche, cittadini senza lavoro, anziani con malattie croniche che richiedono un’assistenza costante, portatori di handicap con tante esigenze da soddisfare, ragazze madri senza stipendio, bambini che hanno bisogno di assistenza a scuola e in famiglia”.

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