Bastia

Rosella Aristei interviene sulle «Osservazioni» della ditta BASTIANOVA

E’ sicuramente fuori da ogni ipotesi di confronto amministrativo politico rilevare che il soggetto attuatore BASTIANOVA del PAIM, insieme al Comune di Bastia Umbra, abbia presentato un PAIM a firma congiunta e poi abbia presentato le osservazioni allo stesso atto di cui  lui stesso era già firmatario. Ciò fa sicuramente pensare a diverse ipotesi, che mal si possono prendere in esame quanto  l’atto amministrativo riguarda una variante urbanistica concordata per una iniziativa mista:
 A- i due soggetti non hanno chiarito a monte le loro posizioni volontà: e allora perché hanno presentato  in tutta fretta il Piano?
B- uno dei due soggetti, in questo caso BASTIA NOVA, si è trovato costretto a firmare un Piano pur non condividendolo? Se si, perchè? D’altra parte la stessa Società BASTIA NOVA fa presente che “ codesto Comune ha sempre preteso dalla scrivente ditta l’assunzione dell’esecuzione di  una strada da PRG prevista esternamente al comparto oggetto del PAIM “. A quale scopo pretese considerate “ inesigibili” sono state comunque accettate dalla Società BASTIA NOVA? E poi, perchè il Comune, come dichiara la Società , con il Piano adottato, ha completamente stravolto  l’impianto del Piano con la variante presentata?
Quali accordi sconosciuti al Consiglio Comunale soggiacciono alla variante presentata? Perché il Comune non ha rispettato i patti presi con la Società?
Tali patti erano funzionali alla città, ossia rispettavano il “ principio dell’interesse pubblico” , principio  che sostanzia una variante urbanistica?
Ciò che sconcerta ancora è che la Società  manifesta dubbi sulla certezza dell’approvazione della variante da parte del Consiglio Comunale o addirittura annullamento della stessa in sede giurisdizionale. Perché tali preoccupazioni? Se una variante urbanistica attuata con iniziativa mista è stata costruita nel rispetto delle norme,chi potrebbe dichiararla illegittima o difettosa?
Come mai sono state inserite nel Piano particelle di proprietà della Provincia ed il Piano non ha previsto, nelle sue parti , la presenza consenziente di tale Ente coinvolto  nella trasformazione di una sua proprietà? Un errore tecnico o anche politico?
Come si giustifica tale errore, visto che sia la Società BASTIA NOVA , sia il Comune dovevano essere a conoscenza di tale stato di cose?
Tale omissione, come rileva la Società, comporterebbe il doveroso annullamento della variante.
Perchè la Società BASTIANOVA rileva tanti errori tecnici da correggere nel testo della convenzione: sono tali realmente o, se no, come sono costruiti e scritti gli articoli della convenzione?
Come è possibile portare in Consiglio Comunale una variante con iniziativa mista e rilevare, poi, da parte di uno dei partner, che è quasi tutto sbagliato, fino ad ipotizzare la necessità di rivedere tutto il Piano? Perchè il Comune “ avrebbe” stravolto il Piano, senza l’accordo della Società e si sì, perchè il Comune avrebbe portato, con tanta urgenza, la variante in Consiglio ,con la firma della Società BASTIANOVA, che però non era d’accordo, né in parti sostanziali della variante, né in parti marginali, forse di suo specifico interesse?
la Società BASTIANOVA ha presentato 26 osservazioni al PAIM, di cui alcuni sostanziali, che richiedono la riformulazione del Piano?
Perché?


7. La Società   BASTIANOVA ha presentato tante osservazioni alle altre delibere collegate al PAIM, alcune sostanziali ed altre particolari e molto specifiche, chiedendo , rispetto alla delibera n. 53 “ la modifica dell’atto n. 53 ed una pronuncia della P.A. sulle questioni ricordate”,considerate essenziali per l’attuazione del  Piano, come la proposta di “ convenzione”.


Da quanto sopra, e dalle osservazioni della Società BASTIANOVA, si evince:


le richieste di BASTIA NOVA sconvolgono nella sostanza l’intero assetto sia del PAIM, sia delle varianti ad esso collegate, presentate dall’AC. come la risoluzione di tutti problemi dell’area ex Deltafina e dei problemi del commercio e dell’occupazione lavorativa della città. I tempi così affrettati nella presentazione dell’intero pacchetto di riassetto dell’area fanno ipotizzare un modo di operare che ad oggi si presenta confuso, qualora anche solo alcune osservazione della Società avessero fondamento  giuridico. Ciò contrasta fortemente con l’importanza di tale proposta di variante, che invece necessita assolutamente di una puntuale e precisa analisi di tutti gli elementi, sostanziali e non, per dare risposte alla città, vere, trasparenti, efficaci e soprattutto di interesse pubblico
Dalle osservazione della Società BASTIANOVA si evince un’ottica da parte della Società, soprattutto in alcune richieste ( Viabilità, scomputo onori, richiesta di trasferimento gratuito di sedime stradale,…) che si inquadrano nell’ottica “ dell’interesse privato” del soggetto attuatore, e non in quella “ dell’interesse pubblico”,principio fondante di qualunque variante urbanistica. La stessa richiesta di realizzare  gli standard in cronologia e rispondenza con quanto di fatto costruito e non con quanto previsto dal Piano approvato, pone forti dubbi sulla correttezza della richiesta, tenendo presente l’interesse pubblico
Perché già in parte il Comune ha accettato di concedere privilegi alla Società, nonostante l’aumento delle volumetrie previste ed un nuovo conseguente innalzamento del valore dell’area a favore del privato con le trasformazioni previste di alcune sostanziali volumetrie (da scuola a residenza e commercio) ?


Quanto sopra conferma la richiesta presentata con le osservazione della sottoscritta di annullare tutto il Piano e ridiscutere in modo adeguato, coerente, trasparente, condiviso con la città, un nuovo Piano che risponda, da una parte alla necessità della trasformazione e recupero dell’area, dall’altra a quella di una trasformazione  rispondente alle reali esigenze di Bastia Umbra, letta nelle sue esigenze attuali, ma sopratutto nell’ottica di uno sviluppo compatibile e  di “ una vera qualità della vita” dei cittadini di Bastia.


In conclusione, con tali osservazioni, la Società BASTIANOVA dà ragione a quanto richiesto dalla sottoscritta e conferma “ l’assurdo” politico-amministrativo che viene chiaramente rappresentato in Consiglio Comunale dalle proposte di variante presentate dalla maggioranza.


        ROSELLA  ARISTEI

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