BASTIA LE PROPOSTE DI CONFARTIGIANATO  
  
— BASTIA —
CONVERTIRE le aree industriali dismesse in spazi permanenti espositivi e commerciali. Una sorta di «Lingotto» della Valle umbra: è la proposta della Confartigianto del comprensorio (Assisi-Bastia-Bettona-Cannara) finalizzata a dare un contributo alla ripresa economica. «Il comprensorio — rilevano i presidenti Confartigianato Paola Mela (Bastia/Bettona) e Giorgio Buini (Assisi/Cannara) — è ricco di imprese produttive e commerciali e vanta una tradizione imprenditoriale che si pone tra le più importanti della regione Umbria, eppure soffre a causa di un letargo economico». E’ un invito pressante in particolare al sindaco Francesco Lombardi (nella foto) perché nella fase preparatoria di revisione del Piano Regolatore, che dovrà indicare le destinazioni delle aree ex industriali nel centro urbano, l’amministrazione comunale di Bastia non potrà ignorare questa proposta. «Ciò che occorre per lo sviluppo della realtà comprensoriale — evidenziano i due presidenti — è la sinergia tra impresa e istituzioni, oltre a mete verso cui orientare il cammino evolutivo che soddisfi le nuove esigenze delle imprese; è questa l’unica strada che offre un’alternativa concreta alla fase di stallo che dura oramai da troppo tempo». Tra i progetti che i vertici della Confartigianato hanno sottoposto all’attenzione degli operatori economici, in tutta evidenza c’è il ripristino di alcune delle aree industriali dismesse. Un obiettivo da realizzare nello spirito di collaborazione descritto. «Queste sedi — spiegano Mela e Buini — potrebbero essere riadattate e utilizzate per fini espositivi-commerciali permanenti ed essere messe a disposizione delle piccole e medie imprese. In questo modo si potrebbero attirare nuovi mercati, compresi quelli esteri».
M.S.

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