erigopecciCosì a caldo si rende necessario un commento al risultato deludente avuto dal Centro Sinistra Bastiolo. Siamo stati in silenzio per mesi, lasciando che chi aveva responsabilità di gestione del Partito portasse avanti il suo progetto: progetto che sin da subito, nelle sedi opportune, abbiamo valutato come improbabile e scarsamente efficace.
Nel corso di questi ultimi anni è stato dissipato un patrimonio di voti, ma soprattutto intere generazioni di buoni Amministratori, per lotte intestine e estenuanti strategie riconducibili sempre agli stessi soggetti.
Si era prospettata un’occasione unica: l’enorme spinta propulsiva del PD nazionale poteva prendere corpo anche a Bastia.
E invece i numeri parlano chiaro. Tra le elezioni Europee, nelle quali il PD ha raggiunto 5391 voti (equivalente al 46,09%), e quelle Comunali, dove lo stesso ha totalizzato 3141 voti (pari al 27,19%, che se sommati alle liste civiche di appoggio raggiungerebbero al massimo il 36%), c’è un’abissale differenza.
Si dimostrano chiaramente due cose: da un lato che le liste civiche non hanno pescato nell’elettorato di centrodestra, ma nello stesso bacino della sinistra, a riprova del fatto che spesso lo sforzo di coinvolgimento dei candidati perde di vista l’obiettivo di allargare il consenso. Dall’altro il 19% di scarto tra il dato nazionale e quello locale del nostro partito evidenzia la distanza politica tra la proposta di rinnovamento nazionale e quella comunale.
L’altra freccia all’arco del PD, era la scarsità della proposta politica della Destra Bastiola. Non più tardi di una anno fa il sindaco Ansideri era messo in discussione dalla sua stessa coalizione: Forza Italia chiedeva le primarie, Fratelli d’Italia ne contestava platealmente la ricandidatura e le liste civiche uscivano dalla maggioranza con le dimissioni del vice-sindaco. L’opposizione del gruppo consiliare, aveva consegnato al termine della legislatura un Sindaco in forte difficoltà e soprattutto in minoranza nella città. Oggi ci troviamo con il maggior partito di centro sinistra in forte ridimensionamento e un sindaco rieletto con uno scarto di voti che raggiunge i 1.000 elettori.
Ci si dovrà interrogare sulle responsabilità di chi ha scelto le candidature e di chi le ha accettate? Precise responsabilità frutto di logiche personali e personalistiche! Alla ricerca del nuovo abbiamo ottenuto il “nuovismo”, alla ricerca di genialità ci siamo accontentati di “surrogati”. Eppure con responsabilità c’è stato chi si è rimboccato le maniche e ha fatto la propria parte, senza creare divisioni.
Questa volta non si è percorsa nemmeno la strada, da alcuni ritenuta rischiosa, delle primarie, sopportando per lealtà e spirito di appartenenza procedure di selezione del Candidato Sindaco alquanto discutibili. Ciononostante, nelle sedi opportune, tutti hanno potuto conoscere le perplessità sul progetto che si andava costruendo: vuoto di considerazioni serie sull’operato dell’Amministrazione Ansideri, senza un minimo di consapevolezza e rispetto alla storia di questa città, nascosti dietro ad una superficiale risposta “io non c’ero” – per poi sentire esaltare la storia di una Bastia virtuosa proprio dal centro destra.
E’ il momento di fare chiarezza e di approntare delle scelte per il bene di Bastia, di tenere insieme le persone oneste che si vogliono impegnare a prescindere dall’età o dalla correnti di partito. Come detto dal Segretario Renzi “Il PD non è l’obiettivo, è lo strumento.” Si deve riprendere il cammino dalla riorganizzazione del Partito Democratico, abbiamo a breve scadenza le elezioni Regionali e il nostro territorio non può ancora una volta rimanere escluso, assoggettato alle logiche del perugino. Per questo va subito riorganizzata la Direzione, per affrontare le prossime sfide. Non ci dovrà essere un “noi” e un “loro”, ma un prima e un dopo. Abbiamo la consapevolezza che il progetto del Partito Democratico di Bastia potrà finalmente decollare, certi di poter contare sui consiglieri comunali eletti di indubbia capacità e di aver tanti ragazzi e ragazze che si sono seriamente impegnati in campagna elettorale e vogliono continuare a portare avanti le proprie idee. Persone capaci di cui Bastia ha bisogno.
Erigo Pecci
Ex Consigliere, Membro Unione Comunale PD

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comments (5)

  • Complimenti per la lettera aperta, per l’esame post voto del centro sinistra, complimenti anche nel rispettare le decisioni, anche se fermamente convinti che avrebbero portato alla sconfitta, daccordissimo sul nuovismo invece del nuovo e sul surrogato della genialità, evidentemente anche i cittadini bastioli hanno letto questo nella proposta del centrosinistra, daccordo anche sul fatto che il Sindaco era stato sfiduciato, ma il risultato elettorale fa uscire un Sindaco molto forte che ha vinto le elezioni con le liste civiche, liste civiche formate da persone che per la maggior parte si sono candidate per spirito civico per riportare in primo piano i valori della vita civile, onestà, trasparenza, rispetto, uguaglianza, competenza, meritocrazia, lo hanno fatto sottraendo tempo e denaro alle proprie aziende e attività professionali o artigianali e sono riuscite nel progetto di riconfermare un Sindaco che rappresentava tutti questi valori.
    E ora buon lavoro Sindaco

  • Bravo!! Brozzi a casa! È ora passata!

  • E’ iniziata la resa dei conti?
    Queste parole rimbombano fragorosamente nel silenzio del manovratore …

  • Per il momento è un Pecci in formissima !
    Zeppavagone nel BINARIO MORTO.
    La MAI Sindaca – NON PERVENUTA.

  • E’ incredibile come alcune persone, tra l’ altro non del PD, possano esprimere valutazioni senza sapere e conoscere ma soprattutto senza alcun vissuto se non un mancato futuro.
    Ci guida una vela per una campagna elettorale intera ha dei meriti di impegno che però non sono sufficienti per esprimere guidizi a casa di altri.

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