Il giovane è stato accusato di aver lanciato un sasso che ha colpito un tifoso dopo Bastia-Foligno
BASTIA UMBRA – Concessi gli arresti domiciliari al tifoso ventisettenne del Bastia finito in carcere con l’accusa di avere ferito gravemente un sostenitore dei Foligno lanciandoli contro una pietra dopo la partita tra le due squadre.
Lo ha deciso il gip di Perugia Lidia Brutti. Il giudice ha così accolto la richiesta dei difensori del giovane, gli avvocati Luca Maori e Delfo Berretti. I legali si sono detti soddisfatti della decisione. «Il nostro assistito – ha detto l’avvocato Maori – nega di avere volontariamente lanciato la pietra contro l’altro tifoso. É stato colpito da un sasso e lo ha ritirato indietro senza accorgersi di avere ferito qualcuno».
I fatti risalgono al 6 aprile, al termine della partita Bastia Umbra-Foligno, valida per il campionato di serie D. Un gruppo di tifosi del Bastia aveva acceso e tirata «fumogeni all’indirizzo dei folignati», ne era nato un contatto e poi era rimasto gravemente ferito alla testa un supporter del Foligno. Il tifoso 27enne, ora ai domiciliari, era stato accusato di tentativo di omicidio per avere lanciato un sasso che ha colpito alla testa e ferito gravemente un tifoso del Foligno. Agli arresti domiciliari per rissa aggravata, reato contestato anche al ventisettenne, sorto finiti anche altri quattro tifosi del Bastia che hanno un’età tra i 24 e i 30 anni. Secondo la ricostruzione della polizia durante il deflusso dallo stadio alcuni tifosi del Foligno vennero a contatto con i sostenitori Locali dando vita a una rissa che coinvolse una ventina di persone. Il giovane colpito alla testa dal sasso rimase ricoverato in ospedale diversi giorni, hanno ricordato gli investigatori, rischiando anche di morire. Secondo la ricostruzione della polizia, il lancio della pietra fu diretto e frontale. «Un gesto volontario» per Di-gos e commissariato di Assisi, diretti da Francesco Moretta e Francesca De Luca.
Atti ritenuti «idonei e diretti in modo non equivoco» a provocare la morte del tifoso del Foligno, evitata per il «tempestivo» intervento dei medici. Nel corso delle indagini gli investigatori hanno esaminato le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccolto diverse testimonianze.