Rissa e pugnalate Albanese ferito Prognosi riservata

Nella notte fra lunedì e martedì  
  
BASTIA UMBRA — E’ ancora avvolto nel mistero l’accoltellamento dell’altra notte di cui è stato vittima un albanese di 25 anni, domiciliato a Bastia, e ricoverato all’ospedale ex Silvestrini di Perugia. Il giovane è nel reparto di Chirurgia in prognosi riservata per un polmone perforato, ma non in pericolo di vita. Eppure la situazione si era presentata a tinte drammatiche l’altra notte, tra l’una e le due, quando un’auto ha scaricato lo straniero davanti al Pronto Soccorso dell’ospedale zonale di Assisi. I sanitari, dopo aver constatato che il giovane era gravemente ferito per un colpo di arma da taglio che l’aveva raggiunto alla schiena fino a perforargli un polmone, ne hanno deciso il trasferimento all’ospedale regionale.
Qui è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico già nella notte e ieri i chirurghi stavano valutando l’opportunità di un secondo intervento. Per lui la prognosi è riservata e rimarrà tale per almeno 48 ore. Proprio le condizioni del ferito hanno reso più difficili le indagini condotte dalla Polizia del Commissariato di Assisi, che era stata allertata in piena notte con una chiamata anonima al «113»: segnalava una lite e l’accoltellamento ai margini di una festa tra stranieri nel quartiere XXV Aprile di Bastia.
Una pattuglia si è recata subito sul posto, senza riuscire a trovare testimoni tra i partecipanti alla festa che confermassero la rissa o il ferimento. In contemporanea l’auto scaricava il giovane pugnalato al Pronto Soccorso.
La Polizia è impegnata a ricostruire lo svolgersi dei fatti ed individuarne i protagonisti. Forse una lite tra stranieri in stato di ebbrezza, è l’ipotesi più probabile. Determinante sarà la testimonianza del ferito non appena potrà parlare agli investigatori.
Intanto, l’altro ieri in località Cipresso si è verificato un incidente stradale, in cui è rimasta coinvolta una famiglia di irlandesi con quattro bambini dai 2 ai 15 anni, tutti feriti ma in modo lieve.
m.s.
 

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF