Venti i Comuni dell’Umbria che usufruiranno della misura della Regione per il miglioramento della qualità della vita

PERUGIA Quasi sette milioni per venti Comuni dell’Umbria. Si tratta di una misura voluta dall’assessore Paola Agabiti e approvata dalla giunta che ha già deliberato il finanziamento di progetti di riqualificazione urbana con uno stanziamento di 6.975.150 euro. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita negli ambiti urbani e nei centri storici e promuovere lo sviluppo economico-sociale e la competitività dei territori. Gli interventi mirano alla riqualificazione dei centri urbani sotto il profilo urbanistico, edilizio ed ambientale attraverso azioni che agiscono sulle aree residenziali,sui servizi e sulle infrastrutture ed al recupero del patrimonio edilizio esistente, in particolare nei centri storici. I comuni interessati dal provvedimento sono Terni (400.000 euro),Stroncone (75.000 euro),Valfabbrica (570.757 euro), San Giustino (151.043 euro), Castel Viscardo (274.500 euro), Cannara (800.000 euro), Allerona (445.000 euro), Ficulle (32.000 euro), Città di Castello (350.000 euro), Montefalco (400.000 euro), Calvi (400.000 euro), Bastia Umbra (400.000 euro), Perugia (315.741 euro), Ferentillo (400.000 euro), Nocera Umbra (400.000 euro), Spello (245.247 euro), Massa Martana (255.485 euro), Castel Ritaldi (222.308 euro), Acquasparta (400.000 euro) e San Gemini (400.000 euro).
“Attraverso queste importanti risorse – sottolinea l’assessore Paola Agabiti – l’amministrazione regionale mira a supportare l’azione dei comuni al fine di favorire, con i loro progetti, il benessere dei residenti e il rispetto per l’ambiente, definendo città, centri e borghi sempre più a misura d’uomo”. “Gli interventi finanziati – prosegue l’assessore Agabiti – assumono come priorità il recupero urbano a livello infrastrutturale e dei servizi, consentendo alla comunità di riappropriarsi degli spazi riqualificati, con evidenti miglioramenti nella qualità della vita e nella sfera sociale, economica e ambientale. Inoltre –conclude Agabiti – le opere finanziate nel ridefinire spazi e ambienti di socialità, riportandoli a nuova vita – garantiscono contestualmente una maggiore sicurezza dei luoghi interessati, assicurando un presidio da parte dell’intera comunità”. Diversa la partita dei finanziamenti per la rigenerazione urbana per la quale il governo aveva previsto, complessivamente, 300 milioni promuovendo solo quattro Comuni dell’Umbria, Acquasparta, Orvieto, Panicale e Todi riscuotendo le critiche del presidente dell’Anci, Michele Toniaccini, per il quale erano stati penalizzati i piccoli Comuni e i progetti da questi presentati per la riqualificazione del territorio.

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