Dopo anni di attesa sono partiti i lavori per la messa in sicurezza, al fine idraulico, del fiume Chiascio da parte della Provincia di Perugia. È stato ripulito lo sbarramento artificiale del ponte di Santa Lucia e del ponte di Bastiola, sono state bonificate le sponde a Sud di Costano fino a Passaggio di Bettona da detriti e alberi caduti o pericolanti. Il progetto proseguirà con la messa in sicurezza dell’area dell’Umbria Fiere e della zona industriale di Bastia e prevede anche la creazione di una cassa di espansione che, in caso di inondazione, rallenterà la velocità dell’acqua. La cassa è posizionata a Nord del “ponte di ferro”, dalla parte della stazione ferroviaria e all’interno del suo ampio bacino nascerà un piccolo lago artificiale, con un’isola per la nidificazione delle specie selvatiche,le sponde avranno un’inclinazione tale da permettere anche la permanenza di una specie molta rara di aironi . L’intento è quello di creare un’area protetta, una piccola zona umida, paradiso per le specie tipiche del luogo. Quest’opera fa capo all’Area Promozione Risorse Ambientali, al servizio difesa e gestione idraulica, all’ufficio progettazione, sorveglianza e manutenzione opere idrauliche del bacino Tevere e Chiascio della provincia di Perugia, in particolare nella persona dell’ingegner Paggi, l’ingegner Ramacci e il geometra Crocetti, che si sono occupati da vicino dei lavori. A loro e a tutti coloro che hanno partecipato al progetto l’associazione Amici del Chiascio rivolge un sentito ringraziamento: per loro si tratta infatti della realizzazione di un progetto su cui da tempo si sono battuti. Maria Rita Ascani, presidente del gruppo ambientalista e Geoli Massimo, che ha il progetto fin dall’inzio, hanno così commentato: “Per noi questa è la conferma che i sogni possono diventare realtà, finalmente ai piedi di Assisi, la fauna selvatica potrà avere un habitat ideale, seppur in una città fortemente urbanizzata come Bastia.
Associazione Amici del Chiascio
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