I vincitori dell’ultimo Palio attendono novità sulla struttura che diventerà la loro “casa”
Confronto duro in consiglio Il piano San Michele passa non senza tensioni
di Sara Caponi
BASTIA UMBRA -Millecinquecento metri quadrati di commerciale, diciassettemila metri quadrati di servizi privati, tredicimilametri quadrati di servizi turistico-ricettivi e mille metri quadrati di residenziale. Queste sono le superfici previste dal piano San Michele, approdato nel consiglioc omunale di lunedì 11 dopo aver superato il vaglio della Provincia (che si è limitata a ridurre a 1.500 metri quadratila superficie commerciale di 2.500 inizialmente prevista dal proponente) e approvato a maggioranza dei voti a seguito di un acceso dibattito (seguito dagli spalti da decine di rionali di Moncioveta) che ha riguardato non tanto il merito del piano, quanto l’annoso problema delle sedi dei rioni Dopo una perizia nella sede situata presso l’Umbriafiere,infatti, a sei mesi dal prossimo Palio de San Michele il rione Moncioveta è di fatto orfano della propria sede a causa di alcune criticità connesse alla stabilità dell’edificio riscontrate durante il recente sopralluogo tecnico,del quale ancora si attende una risposta ufficiale. In tal senso il piano San Michele,secondo il consigliere Federica Moretti (lista Criscuolo),avrebbe dovuto fornire una soluzione prevedendo una sede per i rossi. “Nel piano San Michele presentato nel 2007 – ha sottolineato il consigliere -era stato individuato uno spazio destinato a futura sede di Moncioveta; una proposta ottimale e a costo zero che in questo piano non c’è più”.“Quella soluzione era inadeguata a causa delle insufficienti dimensioni, solo 200 metri quadrati, e della collocazione vicino a un albergo,che non la rendeva affatto una soluzione adatta”, ha replicato l’assessore all’edilizia e urbanistica Francesco Fratellini, che ha peraltro negato l’esistenza di una simile previsione nel piano San Michele perché “mai adottata dalle precedenti amministrazioni con atti di giunta o del consiglio comunale”.La discussione si è animata quando dal Pdl qualcuno ha ricordato che“in quarant’ann idi governo il centrosinistra non ha fatto nulla per risolvere il problema delle sedi, mentre il centrodestra ne ha revisto la collocazione nel prossimo Prg attraverso Urban Lab”. “Propaganda che porta a zero il punto di partenza” è stata la replica del Pd, secondo cui “la soluzione va trovata adesso e non messa in cantiere per essere sfornata fra anni”.A dare rassicurazioni il sindaco Stefano Ansideri, che in conclusione del dibattito ha annunciato il prossimo incontro con un imprenditore per la valutazione di alcune ipotesi che prevedono una nuova collocazione per la sede di Moncioveta al di qua della superstrada. Ai rossi, quindi,non resta che attendere incrociando le dita.