VOLO TRAGICO: LA CITTA’ ABBRACCIA I FAMILIARI DELLA VITTIMA
BASTIA UMBRA-LA TRAGEDIA si è consumata senza possibilità di appello, ma la vicenda che ha portato alla morte di Auro Malinconici non si può dire ancora chiusa. Questo il motivo di fondo per cui, a quasi due giorni dalla scomparsa e ad oltre 24 ore dal ritrovamento del corpo vicino al suo aereo nelle campagne a confine tra Umbria e Marche, non è stato rilasciato dal magistrato il nulla-osta per celebrare le esequie. Un motivo di rammarico in più per la famiglia trascinata improvvisamente nel lutto dalla tragedia di un marito, padre di due giovani figlie, ma anche per gli anziani genitori ultraottantenni. Nessuno di loro riesce a darsi pace per l’incidente mortale, temuto da sempre dai familiari che non condividevano questa profonda passione di Auro per il volo. Non i genitori, ma neanche le giovani figlie Barbara e Roberta che cercano di capire la causa della tragedia. Certamente non imputabile alla scarsa esperienza del loro padre che vantava ben seimila ore di volo. Tutti gli organi preposti, tecnici e giudiziari, cercano ora risposte valide ai quesiti dai resti del Cessna e dagli esiti dell’autopsia. Forse domani potrà arrivare il nulla-osta e quindi la possibilità di celebrare i funerali. Intanto, in via del Popolo è un via vai ininterrotto di parenti, amici e conoscenti che vogliono portare i sensi del loro cordoglio ai familiari. La vittima era una persona molto conosciuta a Bastia, dove era nato e cresciuto, svolgendo prima il mestiere di camionista poi dipendente delle poste insieme alla moglie Abigaille.
m.s.�
Nazione-2011-01-30-Pag13