BASTIA
PORTE APERTE al dialogo, ma a certe condizioni. E’ la riposta di Rifondazione comunista all’appello del candidato sindaco del Pd Antonio Criscuolo, designato dalle primarie di domenica scorsa. Rifondazione ribadisce che le primarie sono state una sconfitta per il Pd bastiolo: «E’ stata una ‘guerra tra bande’, una prova di forza all’interno della sezione bastiola e con la segreteria provinciale». Una spaccatura che favorirebbe il centrodestra e che complica «il quadro delle alleanze con gli altri partiti». Più grave ancora, per Rifondazione, è che non si sono confrontate diverse posizioni politiche e l’incapacità di considerare ciò che è successo negli ultimi anni (dalle problematiche e dai comitati popolari sull’area ex Giontella, alle proteste per il sottopassaggio di via San Rocco, dalla piazza di Ospedalicchio, alla questione Pip e all’insediamento della «Leroy Merlin»). Centrale per qualsiasi accordo sarà la questione economica e le modalità per affrontare la perdita di posti di lavoro. Ribadita la volontà di un confronto, Rifondazione ritiene «che soltanto chi è libero da interessi di parte può ricoprire l’incarico di sindaco, tanto più a Bastia, dove è necessario ricostruire un legame forte tra amministrazione e cittadini».
m.s.
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