Bastia

Rifondazione blocca il protoccolo d’intesa del centro-sinistra

MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – Il protocollo d’intesa tra le forze del centrosinistra non si tocca. Rifondazione comunista non ammette mediazioni e minaccia di abbandonare il tavolo del confronto nel caso qualcuno decida di modificarlo. L’avvertimento è rivolto non solo alla Margherita che non ha ancora firmato il documento, ma anche agli altri partiti (Ds, Pdci e Sdi) che il 20 dicembre scorso lo hanno sottoscritto qualora propongano di rivederne alcune parti “Nel sottoscrivere il protocollo – spiega il segretario di Rifondazione Marcello Masci – Ds, Pdci, Sdi e Rc si sono impegnati a dare un forte segnale di unità volta al raggiungimento di un progetto alto di democrazia e di sviluppo per la città. Chiediamo pertanto di procedere all’elaborazione del programma e alla definitiva individuazione del candidato sindaco, da parte della commissione nominata giovedì 22 gennaio 2004, ed invitiamo il partito della Margherita a sottoscrivere “l’atto” nella sua interezza. La sconfessione anche di una sola parte del protocollo – prosegue – rappresenterebbe un segno di debolezza politica, di mancanza di rispetto verso i partiti sottoscrittori e comporterebbe l’assunzione della responsabilità, da parte di coloro che dovessero decidere di modificarlo, della nostra uscita dal tavolo di confronto. Per noi la politica é una cosa molto seria e nel confrontarci non abbiamo scherzato. Il teatrino inscenato in questi giorni da parte della Margherita è quanto di più vecchio e machiavellico c’è sulla scena. Inventarsi l’esistenza a Bastia Umbra dei partiti quali Verdi, Italia dei Valori e Udeur è una manovra dei “seguaci” di Gianfranco Ortica che ricorda quella della Lista Dini alle passate elezioni comunali. Questo denota la caparbietà di alcuni di demolire la filosofia del protocollo sottoscritto. Un documento – sottolinea Masci – fatto di regole minime di convivenza fra i partiti del centrosinistra di Bastia Umbra. Noi non accettiamo e non accetteremo – conclude – invenzioni elettorali per singoli che si ergono a partito. Altrimenti faremmo apparire la politica di Bastia Umbra un squallido mercato delle “vacche” che è ormai solo un ricordo di certa destra locale impresso su fotografie ingiallite dal tempo. La Destra, questa sì, che occorre ancora una volta arginare unitariamente con la bontà delle idee”. Giovedì si profila il ritorno della Margherita al tavolo del centrosinistra. Staremo a vedere.

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