Bastia

Rifiuti, ipotesi micro-impianti di smaltimento

E’ l’idea del sindaco Claudio Ricci: «Magari in sinergia con Bastia Umbra»

ASSISI —SERVIZIO rifiuti fra disagi, dati incoraggianti sulla differenziata e possibili novità rappresentate da micro-impianti di smaltimento. «A marzo abbiamo raggiunto il 52% di differenziata. Ci sono sicuramente criticità che cercheremo di risolvere in maniera puntuale; ringrazio tutti i cittadini che stanno partecipando in maniera convinta al raggiungimento dell’obbiettivo del 65 per cento di differenziata». Così Antonio Lunghi, vicesindaco e assessore all’ambiente, alla luce del risultato raggiunto con i 10 grandi contenitori destinati a sfalci e potature. «La scelta di raccogliere l’organico tre volte alla settimana e diminuire la raccolta dell’indifferenziato ad una volta si è dimostrata giusta — spiega —, nonostante qualche problema logistico. Abbiamo raccolto 218 tonnellate di organico contro le 19 del 2011 quando abbiamo cominciato». Di ottimo risultato parla anche il sindaco. «Non dobbiamo dimenticare che il nostro è un territorio ampio, oltre 187 chilometri quadrati, con aggregati urbani eterogenei, piccoli e diffusi — spiega il sindaco Claudio Ricci (foto) —. Nel quadro regionale la prospettiva potrebbe essere, anche per diminuire le tariffe, la trasformazione di ciò che non si differenzia in energia. Penso a micro impianti di smaltimento ogni 40/50.000 persone, in sinergia magari con Bastia Umbra, sul modello di esperienze esistenti in alcune città europee».
Maurizio Baglioni

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