Luca Benedetti –
Uno sguardo indietro e due avanti. La partita dei rifiuti esce dai silenzi e dalle stanze delle politica, dei faccia a faccia dentro le assemblee dell’Ato. Si muove Francesco Fratellini, vicesindaco di Bastia (centrodestra) con delega all’ambiente, scelte pesanti sul fronte del servizio e differenziata a un passo dal settanta per cento. Fratellini guarda indietro, ma l’obiettivo è quello di fare due passi in avanti. Prima però c’è bisogno di capire bene ieri e oggi.
«Così i costi sbagliati»
«Bisogna cambiare il sistema- dice Fratellini- ma bisogna anche capire da dove siamo partiti. Nel 2009, quando è stato avviato il nuovo appalto del Perugino per la raccolta differenziata si pagavano 38 euro a cittadino. Poi è stato introdotto il sistema del metro cubo equivalente. Ma credo che non sia un sistema di calcolo corretto. Perché non si può pensare di partire dalla stessa cifra da incassare per poi imputare i costi al servizio».
Così, basta scaricare dai siti internet dei Comuni dell’Ato del Perugino i piani economici finanziari e i numeri raccontano il mondo dei rifiuti e dei costi. Per esempio il costo unitario riferito a raccolta e trasporto del secco residuo (cioè il rifiuto che finisce nell’indifferenziato) è di 750,68 euro che si tratti di raccogliere a Piegaro piuttosto che a Perugia o a Bastia oppure a Todi. Ma il dato che salta all’occhio è quello della raccolta differenziata costi desunti dalle schede dei servizi base. A Todi, per esempio, nel piano finanziario 2016, il costo della differenziata è di 4.250,13 euro al metro cubo equivalente, a Collazzone e Deruta di 4.340,54 a Perugia di 5.367,84 a Bastia è di 2.874,40 e a Piegaro di 6.599,71. Considerando che il servizio è, di fatto, standard, ai di là che venga effettuato con i cassonetti stradali o quelli affidati al privato (tipo tris). Discorso a parte per il porta a porta. Mentre, per esempio, i costi accessori di pulizia delle fontane è di 0,27 euro per abitante all’anno in tutti i Comuni.
«Credo- dice Fratellini- che ci troviamo di fronte a un sistema di calcolo capovolto. Cioè si parte dalla somma che va all’incasso». Bastia, per esempio, ha cambiato più o meno la metà dell’ipotesi progettuale iniziale. «Ma visto che -spiega il vice sindaco con delega all’Ambiente- al gestore viene comunque riconosciuto un venti per cento in più a piè di lista, credo che un ragionamento diverso sui costi sia necessario».
I numeri raccontano e spiegano. Ma da Bastia non arriva solo l’interpretazione dei numeri. «C’è bisogno di cambiare passo. Tiriamo una linea e guardiamo avanti. C’è l’Auri? Bene, facciamolo funzionare. Un gestore unico? Capisco le difficoltà. Ne abbiamo più di venti in Umbria. La politica ha sempre guardato con interesse al mondo dei gestori e ha anche voluto mantenere una certa situazione, ma ora non si può più. Da ogni gestore va colto il meglio. Per arrivare a un sistema in cui il rapporto qualità-prezzo migliore deve essere spalmato su tutti. Servono nuovi impianti? Facciamoli. Gli adeguamenti non bastano più. Nel Perugino l’appalto scade nel 2024, non si può pensare di scaricare altri costi sui cittadini con al discarica di Borgogiglione che vede il fine vita. Ottimizzare si può. Se è difficile intervenire sui costi di smaltimento che sono oggettivamente bassi, sulla formazione di altri costi si può lavorare. Come dimostrato dalle differenze sulla spesa per la raccolta differenziata. È decisivo intervenire sul costo del servizio. Sì che i benefici li possono avere i cittadini. Quanto? C’è una trenta per cento di margine su cui si può lavorare». Ma da Bastia arriva un altro ragionamento: «Serve che la Regione faccia valere le norme. Serve un nuovo piano dei rifiuti. Non basta intervenire con le delibere di giunta. La politica si riprenda un ruolo di indirizzo, ma anche in Comuni facciano la loro parte. Troppi hanno piegato alle proprie esigenze le scelte fatte con le delibere delle giunte regionali invece di intervenire sul sistema di raccolta dei rifiuti. I nodi, poi, vengono al pettine e il caso Pietramelina lo dimostra».
A proposito di rifiuti e dintorni. C’è chi aspetta che oggi il vice sindaco e assessore all’Ambiente di Perugia, Urbano Barelli, esordisca in una riunione di giunta del nuovo anno.
Luca Benedetti