Bastia

Rientra dopo l’espulsione Bloccato un albanese

Arrestato e rimpatriato dopo la segnalazione di un cittadino
Nigeriano scappa e investe turisti Ubriaco sulle scalette
BASTIA UMBRA – Un pericoloso pregiudicato albanese di 36 anni, già espulso dall’Italia, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Assisi guidata dal capitano Andrea Pagliaro che lo hanno rintracciato nell’ambito di controlli condotti a Bastia Umbra. L’arresto è arrivato grazie alla preziosa segnalazione di un cittadino, che aveva notato una Opel Corsa di colore bianco con targa straniera transitare più volte nei pressi di un negozio di ottica: i militari sono sono intervenuti prontamente identificando due albanesi, tutti e due gravati da numerosi precedenti, e il trentaseienne, dopo gli accertamenti alla banca dati, è risultato già espulso dall’Italia; arrestato, l’uomo è stato messo sul primo volo per Tirana per una nuova espulsione.Controlli mirati – relativi soprattutto alla prevenzione della microcriminalità e volti a tutelare la sicurezza di cittadini e turisti – sono stati eseguiti anche nel centro storico di Assisi, dove un nigeriano si è dato alla fuga , anche mettendo a repentaglio l’incolumità di alcuni turisti non perché fosse un ricercato o presente illegalmente in Italia, ma solo perché stava praticando commercio abusivo. I militari lo hanno denunciatop per resistenza a pubblico ufficiale e lo hanno sanzionato per vendita ambulante senza licenza. Un magrebino gravato da precedenti è stato invece denunciato perché, fermato per un controllo in piazza del Comune di Assisi, non ha esibito il documento di identità ed il permesso di soggiorno: nell’ambito dello stesso servizio è stata comminata una sanzione amministrativa anche ad un altro straniero magrebino gravato da numerosi precedenti: l’uomo, in compagnia dell’altro straniero privo di documenti, ubriaco stava seduto sui gradini di Piazza del Comune mentre consumava una birra e pertanto gli uomini dell’Arma lo hanno contravvenzionato per manifesta ubriachezza e per non aver rispettato un’ordinanza comunale risalente al primo agosto del 2001 che vieta di consumare bevande sui gradini di uffici pubblici o monumenti.
di Flavia Pagliochini

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