Il candidato a sindaco interviene sul problema del pedaggio relativo agli autobus: “Basta annunci”
ASSISI – La volontà manifestata dal sindaco Ricci di diminuire in fretta il prezzo delle tariffe relative alla permanenza degli autobus ad Assisi per incentivare il turismo?Il candidato a sindaco Giorgio Bartolini chiede alla Giunta di fare chiarezza ed evitare inutili proclami. “Il biglietto fu applicato per la prima volta dall’amministrazione da me presieduta oltre cinque anni fa – dichiara – in quanto a fronte dei migliori servizi che richiede sempre più il turista,come un maggior numero di vigili urbani rispetto ai comuni che hanno solo popolazione locale, maggiori spese per la raccolta
e lo smaltimento della nettezza urbana, maggiori spese di manutenzione e quant’altro, per una città che si ‘consuma’ co stantemente perché visitata annualmente da 5 milioni di turisti,si ritenne giusto ‘caricare’ queste spese sui visitatori, e non con maggiori imposte e tasse sui cittadini,perché avrebbe colpito anche coloro che nulla ricevono dal turismo come impiegati,operai, pensionati, e quelle imprese,artigiani e professionisti che neanche indirettamente traggono profitti dal settore del turismo. Ritengo che questo comportamento sia ancora quello giusto. Sono convinto – sottolinea – che i visitatori vogliono servizi sempre migliori, ed a fronte degli stessi sono disposti a pagare, sempre certamente che ci sia un buon rapporto qualitàprezzo.Diminuire costantemente le tariffe siano esse alberghiere,dei ristoranti o quant’altro riducendo poi all’osso i servizi offerti fino all’insoddisfazione della clientela – sottolinea – non appare una buona politica, come ormai tutti gli esperti concordano”.Bartolini, inoltre, si dice “convinto che Assisi debba offrire migliori e maggiori servizi ed appare giusto che siano pagati da coloro che ne usufruiscono. La ventilata riduzione delle tariffe che fu richiesta da alcuni, anche a ridosso delle elezioni del 2006,comporterebbe il conseguente allungamento del periodo di concessione dei parcheggi alle due società di gestione per compensare le loro minori entrate,perché il bilancio comunale non può permettersi la riduzione della propria quota. La conseguenza è posticipare i benefici economici del rientro in possesso degli impianti. Ma comunque, anche se non condivisibile è una scelta.Allora perché si continua a sbandierarla a destra e manca e sui giornali senza poi farla subito?”.Secondo Bartolini “modificare un contratto di project financing a seguito di bando pubblico dopo appena qualche anno e,peggio ancora, se il periodo di prolungamento della concessione fosse più lungo di quello strettamente necessario relativo alla diminuzione del prezzo del biglietto.Nel qual caso – conclude – si tenderebbe a raggiungere un altro fine: basta dire tutta la verità ai cittadini”.