Bastia

Ricci rassicura: “A Viole spazi anche per la Pro loco”

Il primo cittadino smorza la polemica sui pozzi inquinati e torna sull’edificio della ex scuola
ASSISI – Claudio Ricci a tutto campo su ex scuola di Viole, la pioggia eccezionale dei giorni scorsi che ha causato disagi altrettanto eccezionali e pozzi inquinati: per quanto riguarda quest’ultimo punto, “non ci si può esprimere in assenza di pareri tecnici degli organi competenti in materia di tutela sanitaria, dato che solo in presenza di un parere tecnico, si emettono le relative ordinanze per vietare l’utilizzo di pozzi inquinati. Sono molte – aggiunge Ricci – le ordinanze relativa a pozzi in zona agricola inquinati da sostanze derivanti da concimi, mentre per altri tipi di inquinanti, dalla fine del 2009 ci sono state numerose riunioni per tenere in monitoraggio un pozzo a Torchiagina inquinato da sostanze pesanti per il quale il sindaco ha firmato tutte le ordinanze necessarie: se vi saranno rilevi su altri pozzi, da parte degli organi competenti, si procederà con altre ordinanze. Sul fronte ex scuola di Viole, il sindaco spiega che “si sta elaborando e valutando il progetto di riqualificazione del campo sportivo ove sono previsti ampi spazi per Proloco e le attività socio culturali del paese, senza dimenticare che nel progetto pubblico-privati per riqualificare la piazza ci sarà una volumetria ad hoc. Durante le fasi intermedie – aggiunge Ricci – si cercherà di individuare un ambiente per la proloco, e verrà convocata una riunione pubblica per discutere di tempi e dinamiche”. Relativamente alla pioggia eccezionale dei giorni scorsi, il primo cittadino ricorda i 26 milioni di euro spesi per ripavimentare e rifare fogne e acquedotti del centro storico, “ma ci sono ancora settori da sistemare e la rottura di un collettore fognario può capitare: già da ieri un’ impresa, immediatamente incaricata ha concluso in meno di 48 ore la sistemazione di via degli Acquedotti e di Borgo Aretino: subito dopo l’evento (si sta, comunque, verificando sulle responsabilità dei ritardi) il Comune è stato il primo ente ad intervenire”.

Corriere-2010-09-02-pag20

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