Bastia

Ricci mette in fila Bartolini e Cianetti

Secondo gli orientamenti il primo cittadino distacca alla grande i concorrenti, battendo il rivale di sempre e l’uomo del centrosinistra
Claudio Ricci sindaco al primo turno con una “forchetta” di preferenze fra il 55,5 e il 59,5% è il verdetto del primo sondaggio realizzato da Corriere dell’Umbria e TechnoConsumer in vista dell’appuntamento con le urne del 15 e 16 maggio. Il sindaco uscente, questo almeno dice l’indagine telefonica realizzata su un campione di 300 cittadini residenti nel comune di Assisi, conquisterebbe la riconferma in maniera abbastanza netta nei confronti di Giorgio Bartolini, anche lui esponente del centrodestra (20-24%), e Carlo Cianetti del centrosinistra (18,5-22,5%).
Dati leggermente diversi, invece, per ciò che riguarda le preferenze di voto con riferimento alle coalizioni che sosterranno i candidati. Pdl, Lega Nord, La Destra, Lunghi Uniti per Assisi e Ricci sindaco, mettono insieme un bottino che oscilla fra il 53 e il 57%, confermando il trend assai diffuso del candidato vincitore che riesce a prendere più voti di quanti è capace di collezionarne la coalizione che lo sostiene; in questo caso, il divario è nell’ordine dei due punti percentuali. Andamento in controtendenza, invece, per gli altri due contendenti per i quali va in scena un sorpasso delle liste di Cianetti su quelle pro Bartolini: nel dettaglio, Pd, Psi, Idv, Sel, Rifondazione, Sinistra critica e La Mongolfiera si attestano su un dato compreso fra 22,5% e 26,5% (+4% rispetto al candidato sindaco), mentre Udc, Fli, Api, Lega per Assisi, Bartolini sindaco e Futuro per Assisi sommano un consenso fra 18,5% e 22,5% (-1,5% rispetto al candidato sindaco). Tanto importanti quanto i “verdetti” legati al dato statistico secco, sono le analisi sviluppate sulla base dell’area politica di appartenenza.
Si tratta di un riscontro particolarmente interessante, visto che aiuta a capire da dove vengono “pescate” le preferenze assegnate ai singoli concorrenti. E’ da questo dato che emergono le capacità di “pescatore” di Claudio Ricci, che oltre al 71,2% garantito dall’elettorato di centrodestra attinge il 20,9% del gradimento nel centrosinistra e ben il 69,3% al centro, dove di certo sfrutta la presenza al proprio fianco di una figura di riferimento dello scudo crociato locale come Antonio Lunghi. Altrettanto non può dirsi di Cianetti e Bartolini: il candidato del centrosinistra incassa il 60,4% dai suoi, ma nient’altro che le briciole dagli avversari (3,4% nel centro-destra e 11,2% al centro), mentre Bartolini dimostra di essere più trasversale ma a quote non esaltanti (25,3% nel centrodestra,19,5% al centro e 18,8% nel centrosinistra).

Un’attenzione particolare la meritano i risultati delle domande sulle cose fatte dalla precedente amministrazione e sulle aspettative riposte nella giunta che verrà. La valutazione del passato serve anche a spiegare il perché della leadership di Ricci, che incassa la sufficienza dal 19,7% e voti che vanno dal 7 al 10 dal 62,3%. E dimostra anche in questo caso di avere più di un “tifoso” nel centrosinistra.
Ciò che gli assisani vorrebbero dalla prossima giunta comunale è figlio legittimo degli effetti prodotti dalla crisi. Non è un caso, infatti, che il 61% del campione consideri il problema dei problemi quello della disoccupazione e dello sviluppo. Ed è tutt’altro che casuale anche la necessità che viene avvertita in fatto di iniziative per i giovani e di politiche di assistenza ad anziani e disabili. Il resto, a cominciare dal fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria, viene dopo. Molto dopo. Particolarmente sentite e partecipate sono risultate le domande del sondaggio mirate su temi centrali del dibattito cittadino. La questione turistica, per esempio, ammette ben poche interpretazioni visto che la maggioranza dei cittadini di Assisi considera funzionale all’economia assisana l’organizzazione di un maggior numero di eventi. In fatto di centro storico e relativa dotazione di servizi, il dato è meno “aperto” ma altrettanto chiaro: l’acropoli è servita bene per più di un cittadino su due. A conferma di una spaccatura latente, città divisa anche sul dilemma che anima più d’un dibattito quando si tratta di stabilire se lo sviluppo del territorio di Assisi è equilibrato fra capoluogo e frazioni.

Mauro Barzagna

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