Bastia

Ricci insedia la Giunta, ma la Lega attacca

ASSISI 2) ERALDO MARTELLI: «IL SINDACO NON SI SMENTISCE, OVVERO PROMETTE E POI NON MANTIENE»INSEDIATA la giunta, convocato il Consiglio comunale per lunedì 6 giugno, Claudio Ricci ha indicato la via: l’amministrazione comunale sarà ispirata a grande sobrietà, lavoro, umiltà e impegno per raggiungere tutti i numerosi obiettivi. «Verrà evitata accuratamente ogni polemica rimanendo soltanto concentrati sui progetti da fare» dice Ricci. Eppure le diatribe sono dietro l’angolo. «Ricci non si smentisce, continua a non onorare gli impegni presi, come quello di dare un assessorato alla Lega Nord — dice Eraldo Martelli, coordinatore della Lega per Assisi, che ha sostenuto Bartolini —. Gli esponenti assisani del partito di Bossi fino allo scorso dicembre erano schierati con Bartolini, ma successivamente hanno cambiato rotta in cambio della promessa di un assessorato certo e di molte altre prebende. Non dare un assessorato alla Lega è stato un grave errore politico, non solo perché è il principale alleato del Pdl a livello nazionale e regionale ma in quanto ha contribuito notevolmente al successo di Ricci riportando un numero considerevole di voti, nonostante la presenza di numerose liste che hanno portato ad una frammentazione dei consensi; da sottolineare anche il positivo risultato del candidato Pastorelli. Gli sprovveduti leghisti nostrani non hanno certo pensato alla principale caratteristica di etica politica di Ricci: promettere e non mantenere».
Punzecchiature nel centrodestra, ma nel centrosinistra la situazione appare ben più tesa.
Edo Romoli, già consigliere comunale e già coordinatore del Pd, dopo aver chiesto il commissariamento del partito di Assisi, non molla di un millimetro contro l’attuale coordinatore Mariano Borgognoni e la capolista Claudia Travicelli. «Ribadisco le gravi responsabilità nella scelta per le primarie e nella formazione della lista — dice Romoli rivolgendosi ai vertici regionali del partito —, dalla quale avete escluso in modo settario, subendo il ricatto della Travicelli, chi avrebbe potuto contribuire a mandare al ballottaggio Carlo Cianetti e difendere il prestigio del Pd assisiate».
Questione che, come si vede nell’articolo sopra, obbliga il partito a una dura riflessione. Intanto, però, Travicelli ha indetto per domani una conferenza stampa nel corso della quale dirà la sua posizione sulle polemiche in corsa: il braccio di ferro continua.
Maurizio Baglioni

Nazione-2011-06-02-Pag16

Exit mobile version