Assisi Il neo eletto assicura tempi celeri per la formazione del nuovo esecutivo: “Già al lavoro, non faccio vacanza”
Deleghe, Turismo e Lavori pubblici le più ambite. Oggi la proclamazione degli eletti
di LUCIO FONTANA
ASSISI – Niente tira e molla o estenuanti giochi di palazzo:Claudio Ricci ha solo voglia di rimettersi al lavoro “perché le sfide che ci aspettano sono tante e molto importanti”. Oggi verranno proclamati ufficialmente gli eletti, e il sindaco assicura che “nel giro di sette giorni – dichiara – metterò a punto la nuova squadra che dovrà governare con rigore e impegno la città nei prossimi cinque anni. Io sono già al lavoro e non mi concedo pause o vacanze – sottolinea – e voglio che lo stesso impegno sia il segno distintivo dei nuovi assessori”.Ricci si ferma qui e, con i modi garbati di sempre, fa capire di non voler entrare nel toto-deleghe e di alimentare gossip e retroscena:“A breve incontrerò i rappresentanti delle liste e dei partiti che mi hanno sostenuto e contribuito alla mia vittoria, per fare il punto della situazione eragionare sulle scelte”.Al momento, dunque, i giochi sono aperti e il sindaco non sembra avere già uno schema precostituito, anche se alcune scelte di fatto sembrano abbastanza prevedibili. Tra queste,la riconferma del numero uno della lista “Uniti per Assisi”Lunghi nel ruolo di vice sindaco: il sindaco con i “fuoriusciti”dall’Udc ha creato un asse molto forte che difficilmente verrà rimesso in discussione nel corso di questa legislatura. Ma è chiaro che la partita vera e dura è quella che si gioca all’interno del Pdl.
Il Pdl dice tre.Le aspettive del Pdl assisiate possono essere così riassunte: avere tre assessori. Su tutto il resto, il coordinatore Vescovi, è pronto a discutere e mediare ma sotto il numero di tre rappresentanti in Giunta il partito del sindaco difficilmente è disposto a scendere.Martellini, Massucci, Cannelli,Paoletti e Fortini, ognuno a modo suo, coltivano ambizioni e pensano di avere legittimamente tutti i numeri per far parte della squadra di governo. E dietro di loro scalpitano i non eletti Freddi, Brunozzi e Almaviva, pronti a entrare in consiglio se tre colleghi di partito dovessero accomodarsi sulle poltrone assessorili.Quali criteri userà Ricci per scegliere i suoi i suoi cinque “moschettieri”? Prevarrà la conta delle preferenze ottenute o invece il criterio della territorialità?Il sindaco pensa di fare un giusto mix delle due, ma la strada è tutt’altro che in discesa.Ballo sulle deleghe. Andare in Giunta è aspirazione di molti,ma non pochi hanno già fatto un pensiero sulle deleghe che vorrebbero mettersi in tasca: le più “quotate” al momento sono quelle relative al Turismo, ma anche Lavori pubblici e Bilancio sono molto ambite. Tutti vogliono assicurarsi il classico “posto al sole” e ognuno muove nell’ombra le sue pedine.La corsa è iniziata.Tormenti Pd.Ma se nella maggioranza le fibrillazioni da assegnazione di posti non mancano,anche l’opposizione, e segnatamente il Pd, si pone un interrogativo: chi tra Pettirossi e Travicelli deve ricoprire il ruolo di capogruppo? A quanto sembra il consigliere comunale uscente, dall’alto delle sue 524 preferenze, non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro a favore del collega.Nei prossimi giorni se ne capirà
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