Verso il voto Ancora non è stato individuato il successore di Bartolini
Centristi in attesa del parere dei vertici su un’eventuale presenza in giunta
Intanto il resto dela maggioranza scalpita per avere maggiore considerazione
ASSISI – Stallo sul nome del vice sindaco nella maggioranza, mentre il Pd è alle prese con il nodo primarie, invise a parte del partito ma anche agli esponenti della società civile sondati dai due coordinatori, che a questo punto potrebbero scegliere uno dei membri del partito o – nonostante il documento firmato poche settimane fa – fare retromarcia sulle primarie e sostenere un candidato alternativo a Carlo Cianetti per le prossime elezioni. Più articolata la situazione nel centrodestra: per il nome del vice sindaco, dopo quello di Antonio Lunghi si fanno i nomi di Mario Romagnoli o magari di un esponente delle forze minori dell’attuale maggioranza, come Lega Nord e Destra. Il capogruppo dei centristi nella massima assise si è tirato indietro in attesa che il partito decida quale collocazione assumere per questo finale di legislatura e alle prossime elezioni. Rispondendo alle parole di Maurizio Ronconi, però, Lunghi e Francesco Mignani ribadiscono “con forza la necessità di rispettare l’autonomia e l’autodeterminazione del nostro territorio, l’impegno di chi in tutti questi anni si è speso per la città, lavorando con responsabilità e serietà. Non temiamo alcun tipo di ingerenza da parte dei sedicenti e supposti vertici del partito – aggiungono i due consiglieri – che differentemente da quanto fatto finora, debbono tenere nel dovuto conto l’attività svolta dall’Udc sul campo. Siamo determinati a realizzare i punti programmatici che ci stanno a cuore (tra gli altri il rilancio del Cst, asilo nido e politiche familiari più attive, attenzione maggiore a tutte le frazioni, maggiore celerità nel rilascio delle pratiche amministrative) con la necessaria autonomia che legittimamente spetta a chi si è sempre speso per il territorio, attivando una collaborazione seria e responsabile con il partito di maggioranza del governo cittadino col quale storicamente condividiamo una base comune di valori e principi, così come chiaramente emerso nel corso dell’ultima assemblea del nostro partito“. Più che a un ingresso diretto dei due esponenti della massima assise, i centristi potrebbero accordarsi per un appoggio esterno su singoli provvedimenti o magari trovare la quadra tra le varie posizioni facendo entrare in giunta una personalità esterna al consiglio comunale come Mario Romagnoli, vicino alle sensibilità del mondo centrista e cattolico. Ma il sindaco – dopo aver “recuperato” Stefano Pastorelli della Lega Nord, “interessata ad aprire una fase costruttiva di dialogo“ – potrebbe anche scegliere un vice sindaco nell’area dell’attuale maggioranza, evitando così spaccature come nel caso dell’assestamento di bilancio, quando i consiglieri del gruppo misto e quelli della lista Bartolini erano usciti o si erano astenuti per protestare contro il coinvolgimento dell’Udc. “Mi pare strano – è l’analisi del capogruppo del misto Lanfranco Lollini (la Destra) – che Ricci, invece di parlare con i partiti della sua maggioranza, provi a coinvolgere l’Udc magari offrendo posti di governo“.
Corriere-2010-12-23-pag21