Verso il voto Il primo cittadino manda un messaggio non solo al suo vice Bartolini
“Chi è contro il sindaco dovrebbe agire di conseguenza ”
ASSISI – “Chi decide (legittimamente) di candidarsi sindaco o essere contro il sindaco in carica, anche in questo caso legittimamente, dovrebbe utilizzare il buon senso di trarne le ovvie conseguenze”. Quali siano le conseguenze il sindaco Claudio Ricci non lo dice, come non dice neanche chi sia il destinatario del messaggio, anche se il riferimento al fatto che le decisioni relative alla verifica sulle deleghe saranno prese entro la settimana prossima, lascia intendere che gli “innominati” possano essere assessori (ma gli scettici non mancherebbero neanche tra i consiglieri dell’attuale maggioranza) che non sono convinti della sua ricandidatura, ma anche e soprattutto il vice sindaco Giorgio Bartolini. Anche se il già sindaco non ha mai detto a chiare lettere di volersi candidare per un terzo mandato, negli ultimi tempi ha fatto mosse chiare in tal senso, non ultimo cominciare (a partire da ieri sera, quando si è incontrato con l’Udc) un giro di consultazioni elettorali per testare i papabili alleati. Mosse che non piacciono a chi ritiene che Ricci sia meritevole di un secondo mandato, anche se interpellato in merito. Il già sindaco si mostra comunque tranquillo: “Credo che tutti, assessori, consiglieri e semplici cittadini, abbiano il diritto di candidarsi, ma se qualcuno non lo ritiene giusto, può certamente prendere le decisioni conseguenti, lasciando poi al cittadino valutare. Chiunque si candidi a sindaco – aggiunge Bartolini – deve non solo misurare le proprie forze, l’appoggio del partito e la validità degli alleati, ma anche e soprattutto tenere conto della volontà della gente”. “Ritengo – scrive invece il sindaco attuale – di aver avuto, in questi anni (soprattutto negli ultimi due), per senso di responsabilità verso il territorio di Assisi e la gente molta pazienza, dimostrando, con i miei normali limiti e difetti, rispetto e impegno per tutto e per tutti. Purtroppo – aggiunge il primo cittadino in carica – ho dovuto constatare, con rammarico, atti e atteggiamenti contrari ai mandati conferiti e alla fiducia concessa: ovviamente ognuno può e deve decidere come vuole ma essere anche lineare nelle decisioni che prende. Ossia – ecco l’affondo di Ricci – chi decide di candidarsi sindaco, legittimamente, o essere contro il sindaco in carica, anche in questo caso legittimamente, dovrebbe utilizzare il buon senso di trarne le ovvie conseguenze”.
Flavia Pagliochini
Corriere-2010-11-12-pag25