L’amministrazione vuole portare ordine in un settore a oggi abbastanza caotico


Comune: dopo la concessione molti esercizi non sono stati aperti


BASTIA UMBRA – Troppe licenze in giro e non sempre ben utilizzate. L’assessore Tabarrini annuncia una revisione completa delle licenze concesse corrispondenti alla categoria A e B, vale a dire quella riguardante bar e pubblici esercizi.
“Attualmente non esiste un piano che regolamenti in generale la distribuzione delle licenze” spiega l’assessore “ma solo un tetto massimo di esercizi previsto per ognuna delle varie zone del territorio comunale, studiato in particolar modo in base al numero degli abitanti e quindi degli utenti. Va constatato che è capitato che sono state concesse licenze alle quali poi non è stata corrisposta l’inaugurazione effettiva di un’ attività commerciale; queste situazioni particolari vanno verificate e risolte”.
Il bar è un’attività che può attrarre chiunque voglia immettersi nel mercato, soprattutto dal momento che la licenza non è nemmeno costosissima. Ma l’operazione del Comune non vuole essere assolutamente né una mossa
inibitrice nei confronti dei volenterosi, né una retata punitiva. Nessuna accusa né polemica insomma, solo la volontà di ripristinare ordine. Nessuno obbliga i possessori delle licenze ad aprire l’attività annunciata se attualmente le condizioni sono mutate, ma sarebbe opportuno che i permessi utili ad aprire bar venissero utilizzati da quanti attualmente ne necessitano. L’assessore Tabarrini ci tiene a dire che da parte dell’amministrazione non è mancata una certa tolleranza: “Posso assicurare che dal momento del rilascio di alcune licenze è trascorso tutto il tempo necessario per aprire un’attività. I cittadini di cui parliamo avranno sicuramente dei motivi più che validi per non aver realizzato i propri progetti; si tratta solo di evitare quelli che potrebbero essere fallimenti prevedibili o concorrenza senza speranza”.
Si spera che la revisione programmata dal Comune in tema di licenze porti buoni risultati, come è stato per il sondaggio intorno alla zona industriale, che sempre Tabarrini aveva esposto: “Su ventiquattro lotti, a distanza di sei anni dalle assegnazioni, nessuna operazione è mai partita. Di questi ben diciotto hanno finalmente presentato il progetto, in seguito alle nostre sollecitazioni, e sono partiti coi lavori. La giunta ha deliberato come termine di scadenza per queste situazioni dodici mesi per il termine dei cantieri e altri tre finalizzati all’insediamento”.
Alberta Gattucci

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.