Bastia

Rette degli asili

La replica del sindaco Ansideri
“Gli aumenti toccano solo i redditi alti”
BASTIA UMBRA – (al.ga.) L’amministrazione comunale si pronuncia riguardo alla revisione del piano tariffario relativo alle rette dei nidi comunali e il sindaco Stefano Ansideri sottolinea che gli aumenti riguardano le famiglie che registrano redditi alti. “Innanzitutto, va chiarito che gli attuali importi, validi sino al termine del corrente anno scolastico, furono determinati dalla precedente amministrazione comunale, guidata da Francesco Lombardi – ricorda l’attuale primo cittadino – dopo sei anni, quindi, si è ritenuto di verificare la rispondenza delle tariffe applicate con i costi complessivi sopportati dal Comune, per continuare a garantire un servizio pubblico con i medesimi standard di qualità al quale la cittadinanza è abituata e sul quale ha sempre fatto affidamento. Voglio elencare questi dati: il costo annuo complessivo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia è pari a 809.000 euro; il contributo regionale annuo è pari a 119.000 euro; l’importo complessivo incassato con le rette è pari a 201.000 euro, che corrisponde al 25% della copertura del costo; l’importo a carico del comune è pari a 489.000 euro. Queste cifre servono a far comprendere che i servizi a domanda individuale vengono finanziati per circa il 60% con denari pubblici e prevedono servizi educativi e sociali che concorrono, insieme alle famiglie, alla crescita e formazione dei bambini di età compresa fra i tre mesi e i tre anni, con prestazioni e attività differenziate che tengono conto dell’esigenze dei bambini e delle loro famiglie. In particolare, per quanto concerne le tariffe, che saranno applicate a decorrere dal 1/09/2011 relativamente ai nidi d’infanzia, risultano differenziate in tre fasce individuate in base all’I.s.e.e., indicatore della situazione economica equivalente, ovvero: fascia dagli 0 ai 10.000 euro, che verserebbero un importo mensile che oscilla dai 136 ai 207 euro, in base alla fascia oraria prescelta, oltre alla quota di presenza giornaliera pari a 2,58 euro; fascia dai 10.000 a 20.000 euro, che verserebbero un importo mensile che oscilla dai 156 ai 238 euro, in base alla fascia oraria prescelta, oltre alla quota di presenza giornaliera pari a 4,00 euro; fascia oltre 20.000 euro, che verserebbero un importo mensile che oscilla dai 190 ai 291 euro, in base alla fascia oraria prescelta, oltre alla quota di presenza giornaliera pari a 4 euro”.

Corriere-2011-04-19-pag19

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