Bastia

Rete del commercio, confronto aperto con gli operatori economici

 La zona industriale sarebbe già in sofferenza: il dialogo tra Comune e associazioni è ancora solo alle prime battute


BASTIA — Il confronto sul futuro della rete del commercio locale è entrata nel vivo e, finora, con un dibattito discreto tra Comune, tecnici e operatori del settore. Sull’analisi disposta dal Comunale e distribuita a tutti soggetti interessati è arrivata anche la proposta del tecnico del nuovo piano, Andrea Katzmarec, che punta sulle medie superfici commerciali per rivitalizzare il settore. Cinque medie superfici alimentari fino a 900 metri quadrati, e altre 4 non alimentari di cui 3 fino a 2.500 mq. In tal modo secondo il tecnico oltre a rivitalizzare il commercio si riuscirebbe a coprire tutto il territorio comunale, senza privilegiare un’area rispetto alle altre. Un’esigenza di riequilibrio, quindi, che risponde a criteri di razionalità considerando il territorio comunale un ‘unicum’ e così portando i servizi commerciali più vicini alla residenza. La zona industriale, secondo questa lettura, sarebbe già satura. Il dialogo, voluto e incoraggiato dall’assessore comunale Patrizia Repice, è solo alle prime battute, ma vede la principale associazione di categoria, la Confcommercio, impegnata a ricercare soluzioni che migliorino il settore senza penalizzare gli operatori. L’obiettivo dovrebbe essere quello di portare a Bastia un maggior numero di consumatori da fuori Comune. A questo scopo la Confcommercio, che ha riunito i propri soci, preferirebbe limitare il numero delle medie superfici prevedendo una grande superficie, che è di competenza della Regione, per iniziativa di un distributore nazionale che farebbe da traino agli investimenti e ad un allargamento della base dei consumatori. Il confronto finora non ha approfondito il tema di fare del centro urbano della città un mega-centro commerciale a cielo aperto.
m.s.

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