La rappresentante del centrodestra spiega

BASTIA UMBRA Botta e risposta nel centrodestra tra il consigliere Fabrizia Renzini e il resto dei gruppi di maggioranza: la prima,consigliera di Bastia popolare e più votata alle scorse elezioni amministrative, ha pubblicamente sottolineato in consiglio comunale che avrebbe votato le mozioni dell’opposizione “secondo coscienza”,inquanto esclusa dalle riunioni di maggioranza. “Estromissione illegittima ed efficace voluta dal sindaco Ansideri per farmi espiare la rinuncia all’assessorato dello scorso mese di giugno”, scrive la Renzini, ricordando tra l’altro come dopo la querela da lei sporta contro Bagnetti per diffamazione, “il primo cittadino ha colto la palla al balzo per fare di una questione personale un vero e proprio caso politico, affermando di voler formalizzare in consiglio la mia esclusione dalla maggioranza,salvo poi ripensarci e tacere. L’inghippo è però venuto a gallaquando,dovendo votare tre mozioni presentate dall’opposizione, ero assolutamenteignara della linea politica della mia coalizione emersa in quella riunione da cui sono stata arbitrariamente esclusa”.Di “stalking politico” parla però il resto del centrodestra bastiolo, che ricorda come Renzini “assume sistematicamente in ogni sede atteggiamenti di aperto contrasto nei confronti della giunta e dei consiglieri: tutti atteggiamenti legittimi che nessuno pensa minimamente di censurare, ma – aggiunge la nota -non si può tollerare è la pretesa di partecipare alle riunioni nelle quali si elaboranoi programmi amministrativi e si assumono le varie decisioni politiche”.

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