BASTIA UMBRA – Sono passate solo poche ore dalla presentazione della nuova Giunta di Stefano Ansideri che il sindaco si è visto recapitare una dura reprimenda firmata da Fabrizia Renzini, riconfermata assessore. «Carissimo sindaco – si legge nella missiva – scrivo queste righe con profondo rammarico e con un certo senso di umiliazione. E’ sotto gli occhi di tutti l’impegno da me dimostrato in questi ultimi due anni di Governo Ansideri; impegno e passione avvalorati da ben 301 elettori. All’indomani del primo turno elettorale venni da te mettendogli completamente a tua disposizione… ho ricevuto sin da allora un vero e proprio “schiaffo” in quanto, a malo modo, mi dicesti che non era quello il momento di parlare di certe cose. Ho più volte chiesto un colloquio o quantomeno un chiarimento con te: mai avuto! Né in quel frangente né prima, in campagna elettorale, quando più volte ho educatamente esternato la necessità di volerti parlare». «… dallo scorso marzo sono stata completamente abbandonata a me stessa ed esclusa da ogni iniziativa. Non ho mai preteso nulla né da te ne da nessun altro… Mi aspettavo solamente una maggiore riconoscenza e considerazione sotto il profilo politico ma soprattutto personale e professionale… E questo non con l’attribuzione di deleghe forse “più importanti” di quelle che hai voluto riservarmi ma semplicemente con la delega da vice-sindaco, delega senz’altro di prestigio e che in tutti, dico tutti i Comuni, viene attribuita all’assessore più votato della coalizione».
Scrive ancora Fabrizia Renzin i: «Hai esternato a mezzo stampa la composizione della nuova Giunta inserendo anche il mio nome e ciò senza che io avessi formalmente accettato alcuna delega previa rinuncia alla carica di consigliere comunale eletto con il maggior numero di voti tra 144 candidati. Come già esternato, la qualifica di assessore avrebbe dovuto essere accompagnata dalla carica a vice-sindaco che, invece, hai preferito attribuire all’assessore Fratellini. So benissimo che l’ultima parola è del sindaco ma non puoi neppure costringermi a fare ciò che in questo momento non riuscirei a portare avanti con la stessa passione che sino ad oggi mi ha animato ed ha caratterizzato il mio operato e che rimane senza ombra di dubbio sotto gli occhi di tutti».

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